Apple ha annunciato che fornirà dei kit di riparazione con ricambi originali a chi vorrà riparare il proprio iPhone in autonomia. Si tratta di una svolta storica da parte dell’azienda californiana, che così si allinea alle politiche sul diritto alla riparazione che stanno sempre più prendendo piede sia negli USA sia nella nostra Europa.
La legge sul right to repair rappresenta un passo importante per poter intervenire sui propri elettrodomestici e dispositivi che presentano qualche criticità, e risolverla senza dover ricorrere ad un tecnico. Ma non solo: laddove si trattasse di problemi più consistenti per cui bisogna necessariamente rivolgersi ad un esperto, questa legge vincola le aziende a rendere disponibili i ricambi originali per la riparazione per almeno 10 anni. In questo modo si andrebbe ad allungare la vita media dei dispositivi, accantonando lo spaventoso pericolo di obsolescenza programmata con cui sono stati concepiti numerosi devices negli ultimi anni e che non è assolutamente sostenibile in termini di risorse materiali, economiche e soprattutto di impatto ambientale.
Apple si apre quindi alla riparazione da parte del consumatore, ma avverte che questa possibilità sarà al momento disponibile solo per iPhone 12 e 13, che sono non solo i più recenti ma anche quelli progettati per essere più facilmente smontabili.
Non è chiaro se nuovi modelli saranno contemplati nel computo di smartphone auto-riparabili, e a questo si aggiunge un altro problema: la garanzia non copre eventuali danni dovuti al self-repair.
Quindi Apple fornisce ricambi originali, kit per la riparazione e istruzioni adeguate all’intervento necessario, ma attenzione a non combinare guai pena l’impossibilità di avvalersi della garanzia sul prodotto Apple.
Il programma partirà nel prossimo anno, con date di uscita dei kit ancora da definire con precisione. Armatevi di pazienza e buona volontà: dal 2022 potrete metter mani sul vostro iPhone e risolverne i problemi in estrema autonomia.