Qualche mese fa abbiamo avuto l’occasione di testare e recensire Huawei Watch 3 e oggi finalmente abbiamo messo le mani su Huawei Watch GT3. E questa è l’occasione non solo per andare a vedere uno degli smartwatch di punta in casa Huawei, ma anche per un interessante re-test di Harmony OS in versione mobile per dispositivi indossabili. Inizialmente il nuovo sistema operativo era cambiato molto poco sotto il profilo grafico, con gli stessi identici menù e lo stesso stile grafico del precedente OS, ma con tante funzioni aggiuntive e un’ottimizzazione migliorata soprattutto in accoppiata con altri dispositivi Huawei. Watch GT3 è senza dubbio uno dei più bei smartwatch sul mercato e le scelte relative al design e ai materiali impiegati convincono fin dall’unboxing; eppure nonostante tutti i sensori e tutte le sue possibilità risulta ancora limitato nel nostro paese, per un rifinitura lato software che tarda ad arrivare.
Se avete intenzione di acquistare uno smartwatch elegante, robusto e dalle dimensioni abbondanti, Watch GT 3 potrebbe davvero fare al caso vostro. Grazie ai materiali premium impiegati nella sua costruzione, come il vetro di protezione per il display e la cassa in acciaio (anche se il fondo della cassa è in plastica), sembra quasi di portare al polso uno di quei modelli costosi e rifiniti delle grandi marche del settore.
La cassa da 46mm (disponibile anche in versione 42mm) lo rende a priori escluso da una certa tipologia di pubblico: l’utenza femminile o chiunque abbia un polso molto sottile non si troverà a proprio agio con queste misure, soprattutto perché poi risulta effettivamente molto scomodo da indossare se il polso non lo consente. Nel mio caso è stato perfetto, comodo al punto giusto e portarlo al polso 24 ore su 24 è un vero e proprio piacere.
Le rifiniture estremamente curate si lasciano apprezzare e il cinturino in pelle da 22mm è morbido e premium come lo sono esclusivamente gli orologi di fascia altissima. Inoltre, il contrasto tra il lucido della cassa e la rifinitura anodizzata dei lati riesce a restituire un design complessivo riuscito e che colpisce nel segno. Due i tasti sul lato destro, uno con ghiera con funzioni che andremo a vedere più avanti, e l’altro classico da premere: alla pressione risultano solidi e stabili, senza movimenti indesiderati.
Lo spessore della cassa si attesta a 11mm per la versione da 46mm e a 10,2mm per la versione da 42mm: ottime se consideriamo che tante smartband superano facilmente questi valori. Anche il peso è più che accettabile, con soli 42,6g compreso il cinturino.
Uno degli aspetti da prendere maggiormente in considerazione nel caso di uno smartwatch o di una fitness band è quello della sua comodità nell’utilizzo prolungato. E questo Watch GT 3 riesce a fare lo stesso ottimo lavoro svolto dalla serie Watch 3. Non ho avuto problemi nel portarlo un’intera settimana senza toglierlo, se non per lavarlo o per farmi la doccia, e anche durante il sonno non ho avuto dolori o fastidi al polso. Certo, tenere la mano sotto al cuscino non sarà il massimo, ma dopo la prima notte ci si abitua e questo non rappresenta più un problema. Come già detto il cinturino è eccellente nella fattura e nella sua morbidezza: piacevole la colorazione e anche la sensazione sulla pelle, ad eccezione di un piccolo particolare. Quando si suda o quando si fa sport tende a bagnarsi e a “macchiarsi”: una volta asciutto non si notano più i segni, ma mentre si indossa sembra quasi che si indossi un cinturino rovinato.
1,43″ con tecnologia Amoled: il pannello montato da Huawei risulta perfetto per questo segmento del mercato e riesce a restituire una visibilità perfetta in ogni condizione. I colori sono vibranti e contrastati e i neri, grazie alla tecnologia Amoled, sono profondi e assoluti. Anche il supporto al touch è completo, grazie al supporto al tocco e allo scorrimento che funziona alla perfezione in maniera fluida e precisa. Il sensore per il rilevamento della luminosità ambientale ci consente di usarlo senza pensare a nulla, dato che la luminosità riesce a regolarsi automaticamente a seconda della situazione e del bisogno.
Ma perfino le transizioni dello schermo sono estremamente fluide e piacevoli alla vista, con un sistema che, come vedremo, è ben ottimizzato sotto diversi aspetti. Assente la funzione di doppio tap per sbloccare lo schermo e dato che la funzione di attivazione con il polso non funziona nel 100% dei casi (circa il 60-70% delle volte), siamo costretti a premere uno dei due pulsanti per attivare lo schermo. A bordo Huawei ha inserito anche l’Always ON display, molto comodo da attivare, ma in grado di prosciugare la batteria a ritmi record.
Pensate a qualsiasi cosa, dal processore, alla memoria, ad una funzione specifica: questo Watch GT 3 ce l’ha. ARM Cortex-M, 32MB di ram, 4GB di rom, sensori di qualsiasi tipo, NFC, GPS, Assistente vocale, speaker, microfono: insomma, pacchetto completo sotto ogni punto di vista. Nonostante questo, Harmony OS, che nel frattempo è arrivato alla versione 2.1, non è in grado di garantire delle prestazioni eque su tutti i dispositivi. Apple viene lasciata indietro, poi viene Android e infine EMUI con HMS di Huawei, con cui la sincronia è perfetta. Ho provato questo smartwatch con tutte e tre queste categorie, e le possibilità che si possono raggiungere con l’accoppiata di dispositivi Huawei è davvero molto più completa rispetto ad altri marchi. E questa è ormai la nuova filosofia di Huawei, quindi occorre prenderla così come si presenta, altrimenti ci si deve rivolgere altrove. Alcuni esempi possono essere quelli della gestione musicale o dell’Assistente vocale, relegati esclusivamente a dispositivi Huawei e non disponibili su Androidi o iOS, o anche nella gestione dei pagamenti tramite NFC e del Wallet. Su Android (e in Italia) incredibilmente questa funzione non è supportata, il che porta ad una esclusione diretta di tutti quegli utenti che per questioni di comodità o anche questioni lavorative usano spesso il sensore.
Ad eccezione di questo “piccolo” inconveniente, l’intero sistema è stato migliorato nella fluidità generale, ma purtroppo rimangono ancora indietro le app e perfino la gestione delle funzionalità smart. Partiamo dalle notifiche, implementate molto bene sia nella giustificazione del testo, che poi nella facilità di lettura
: peccato che non sia possibile inviare delle risposte veloci o preimpostate e che non siano supportate in alcuno modo le emoticons, che vengono sostituite con degli asterischi. Due aspetti che affossano il lato notifiche, che altrimenti sarebbe stato perfetto, grazie anche allo schermo super leggibile. Lo store legato alle app scaricabili sul dispositivo è ancora praticamente vuoto e l’unica app scaricabile con una qualche utilità dallo store è Petal Maps. L’unica domanda è perché non sia installata di default sull’orologio, ma tant’è; inoltre, necessita anche dell’applicazione sul nostro telefono, altrimenti non riuscirà a connettersi per le funzioni di navigazione da telefono.La gestione della musica, che può essere scaricata direttamente sullo smartwatch grazie ai 4Gb di memoria interna, è una di quelle funzioni molto apprezzate dai runner o da chi fa esercizio senza portarsi dietro lo smartphone. Collegando delle true wireless a Watch GT3 saremo totalmente liberi da vincoli e potremo gestire la musica direttamente dal nostro polso. Bello anche il fatto che finalmente è possibile gestire la riproduzione musicale del nostro smartphone tramite l’app Musica sotto all’assistente vocale, anche con Spotify con funzioni di Play/pausa, Brano successivo e precedente.
Fare sport, di qualsiasi tipo, non è proprio facilissimo con un orologio così grande e spesso, e potrebbe rappresentare una limitazione per alcuni. Ma almeno Watch GT3 possiede tutti quei sensori e quelle funzionalità necessarie per renderlo completo: è vero, mancano tante funzioni innovative come possono essere EDA o ECG, ma essendo totalmente sinceri non a tutti interessano e non sempre sono precise a tal punto da rappresentare effettivamente un aspetto decisivo per l’acquisto di uno smartwatch, piuttosto che un altro. Il nuovo sensore ottico per la misurazione del battito cardiaco si è evoluto con tecnologia TruSeen 5.0 e devo dire che nella misurazione quotidiana e sportiva Watch GT3 mi è sembrato molto preciso e accurato. Provato testa a testa con un misuratore professionale Omron, a riposo il battito ha sempre combaciato, mentre per lo sport media e valori di picco sembrano combaciare con altri grafici di altri smartwatch dedicati esclusivamente allo sport. Aggiunto anche il sensore per la misurazione dell’ossigenazione del sangue e quello del rilevamento della temperatura corporea. Con la modalità sonno possiamo andare a monitorare la qualità del sonno, con divisione del sonno in profondo, leggero e rem, orario di andata a dormire e di sveglia, numero di risvegli e gestione della respirazione: sotto questo profilo non ho avuto problemi e la misurazione ha sempre rispecchiato (almeno per quanto riguarda orari e risvegli) quello che è stato il mio sonno nel corso di queste giornate di test. Presenti anche la misurazione dello stress e la modalità respirazione per guidarci in alcuni esercizi guidati in grado di farci rilassare durante la giornata o prima di andare a dormire.
Sotto il profilo sportivo sono decine gli sport supportati da Watch GT 3 e sono presenti tutti i principali sport che possiate immaginare: nel caso in cui il vostro sport non sia presente potrete adattarne un altro o anche selezionare lo sport generico per monitorare comunque il battito cardiaco e il tempo di esercizio. Testato in varie occasioni per delle passeggiate e per sessioni di tiro con l’arco, la misurazione del battito cardiaco è stata precisa al punto giusto, o almeno precisa quel tanto che basta per una misurazione di questo tipo, e allo stesso modo anche la gestione del GPS e del conteggio dei passi sono stati ottimi. La traccia GPS (il sensore aggancia il segnale in circa 5-7 secondi) non è dettagliata come su altri dispositivi, ma rispecchia fedelmente il percorso svolto; il numero di passi registrati nel corso della giornata è in linea con il movimento seguito, senza variazioni o picchi anomali, mentre durante la nostra prova dedicata di 1000 passi il contapassi si è fermato a 982 passi, con uno scarto di soli 18 passi.
Se questo smartwatch fosse dotato delle sue funzioni complete, e non limitate dall’esperienza Harmony OS, senza dubbio l’autonomia sarebbe uno di quegli aspetti per cui acquistarlo immediatamente. I valori indicati e pubblicizzati da Huawei corrispondono a verità: con un utilizzo normale di lettura di notifiche, controllo dell’ora, sveglie, timer vari durante la giornata, e esercizio settimanale con e senza GPS, compresi tutti i monitoraggi relativi alla salute attivi 24 ore su 24, il consumo si è attestato sul 7-8% di consumo giornaliero. Tuttavia, sfruttando maggiormente alcune funzioni, come quella delle chiamate, della gestione dell’assistente vocale e uso delle app presenti nel menù, l’autonomia scende molto velocemente intorno ai 7-8 giorni. Attivando l’Always ON display Huawei Watch GT 3 arriva a consumare circa il 20-25% di batteria giornaliera, un valore che rimane tutto sommato impressionante, soprattutto rispetto ai suoi diretti competitor sul mercato. Per l’uso che ne faccio avere oltre 10 giorni di autonomia è un grande vantaggio e mi permette di affrontare un’intera settimana lavorativa senza stare a pensare alla ricarica dello smartwatch.
La ricarica è wireless e avviene tramite la basetta inclusa all’interno della confezione in circa 2 ore, ma è possibile sfruttare qualsiasi altro dispositivo per la ricarica wireless disponibile a casa.
Sono due gli scenari per cui considerare questo nuovo prodotto:
Il prezzo è di 249€ per la versione da 46mm e di 229€ per la versione da 42mm, ma se lo acquistate entro il 23 novembre, potrete usufruire della promozione che vi regala Freebuds 4i e uno strap tra quelli disponibili durante l’acquisto. Un prezzo tutto sommato onesto, valido soprattutto potendo sfruttare completamente le funzioni di Watch GT 3, un po’ meno invece se tra quelle funzioni disponibili solo su Huawei ce ne sono alcune che intendete sfruttare.