Quando si parla di medicina, uno dei temi certamente più bollenti è quello riguardante HIV, un retrovirus il cui acronimo significa Human Immunodeficiency Virus e che appunto è responsabile dell’AIDS, la sindrome da immunodeficienza acquisita, la quale porta ad un lento ma progressivo decadimento del sistema immunitario umano, vanificando completamente ogni risposta immunitaria ad agenti infettivi esterni o alle cellule neoplastiche.
Il virus è da sempre il più difficile da trattare, dal momento che la sua stessa natura lo porta ad essere impossibile da eliminare dal momento che una volta penetrato nelle cellule immunitarie, esso integra il proprio genoma virale all’interno di quello cellulare, diventando invisibile a ogni sistema di difesa.
Al giorno d’oggi i trattamenti prevedono un potente mix di farmaci antiretrovirali, pensato per mantenere la carica virale talmente bassa da rendere assenti i sintomi e bloccare l’insorgere dell’AIDS, ciò non toglie che sono in fase di test anche numerosi vaccini e altri farmaci.
Una giovane donna, che ha preferito restare anonima per evitare la stigmatizzazione sociale legata a questa malattia, è riuscita a guarire da HIV in modo totalmente autonomo, si tratta del primo caso, dal momento che questa paziente, non ha usato il trattamento con cellule staminali come nel caso dei pazienti di Londra e di Berlino, il virus è letteralmente scomparso grazie solo al suo sistema immunitario.
La donna, che era sieropositiva dal 2013, non assumeva farmaci contro il virus, fino a quando non ha dovuto a causa di una gravidanza, la quale ha portato alla nascita di un neonato sano e privo di infezione, situazione che si è verificata anche nella mamma, le cui analisi hanno segnalato la totale assenza di virus nel sangue e nelle cellule.
Dalle analisi è emersa la presenza di soli 7 provirus difettosi e non patogeni, i quali altri non sono che residui non funzionanti del virus.
Gli scienziati devono ancora capire bene quale sia stato il meccanismo che ha portato alla totale eliminazione del virus, sono convinti che i linfociti T citotossici siano coinvolti, così come la risposta immunitaria innata, ciò come si è potuto vedere ha portato ad una cura eradicante del virus, che l’organismo ha ottenuto da solo senza interventi esterni.