Con questa recensione della nuova RTX3080 Ti, gioiellino di casa Nvidia che si posiziona al top del mondo del gaming, andiamo a chiudere la serie di recensioni delle tre versioni Ti presentate dall’azienda nel corso di questi mesi. Avevamo visto qualche tempo fa RTX 3060 Ti Founders Edition e Zotac RTX3070 Ti Amp Holo, oggi invece tocca a Gigabyte con una versione incredibile, sia visivamente che a livello di prestazioni nude e crude. Sia chiaro, questa scheda si posiziona anche sopra l’ormai famosissima RTX3090, soprattutto considerato il prezzo di listino e le capacità nel campo del gaming di questa nuova versione Ti, molto più adatta ai sistemi orientati al 4K o al 2K competitivo. Ma andiamo ad analizzare approfonditamente le sue caratteristiche e i relativi benchmark nei prossimi paragrafi per scoprire pregi e difetti di questa versione.
Design
Se non fosse che siamo abituati a vedere molto spesso schede orientate verso colori scuri come il grigio, l’antracite o il nero, il bianco che svetta nel design di questo modello rappresenta davvero un elemento insolito e anche molto particolare nell’ambito delle GPU presenti sul mercato. Partendo dalle dimensioni, ci troviamo di fronte ad una scheda enorme, le cui misure faticano molto probabilmente a trovare spazio nei case Mid-Tower, soprattutto se montate un dissipatore a liquido per la CPU. 32cm di lunghezza, 12,6cm di profondità e uno spessore di 5,5cm la rendono effettivamente una delle più grandi e imponenti sul mercato: 2.7 slot occupati sulla scheda madre e nel case per una resa visiva fuori dal comune e che riempie lo spazio a disposizione nel proprio case. Come vedremo successivamente, è proprio il dissipatore a “favorire” queste dimensioni e a guadagnarne è anche l’aspetto delle temperature.
Ma il design vero e proprio è quello che maggiormente colpisce: le proporzioni squadrate e geometriche che avvolgono il corpo della scheda e del dissipatore lo fanno con un’eleganza che raramente abbiamo trovato su un modello di fascia alta (spesso orientati al gaming nudo e crudo) e una cura per il dettaglio e per le rifiniture più nascoste che sono un piacere da ammirare. La placca superiore è realizzata interamente in metallo, con una rifinitura anodizzata color argento e dei piccoli dettagli che richiamano il mondo del gaming, ma in maniera quasi velata come un rimando lontano. Sono tre le ventole presenti sul lato inferiore della scheda invece, con tecnologia WindForce 3.0 e due ventole da 90mm e una da 80mm. Sul fronte delle connessioni invece sono ben tre le porte DisplayPort 1.4a e due invece le HDMI 2.1, per garantire un range di connessione completo persino per una configurazione triplo monitor e visore VR.
Specifiche tecniche
Il salto di qualità rispetto alla generazione precedente di RTX 3080 liscia è visibile non solo tramite le specifiche tecniche, ma anche dalle prestazioni reali. I GPU core passano da 8.704 a 10.240, avvicinandosi pericolosamente alla RTX 3090, così come anche i tensor core, che passano da 272 a 320 (contro i 328 della RTX 3090. Si tratta di un grande step in avanti, che mostra anche come in breve tempo si possa usufruire di salti generazionali incredibili. Si tratta in assoluto della GPU Ti meglio riuscita di quest’anno e più adatta alle esigenze dei gamers, sia per rapporto prestazioni-prezzo, che anche per qualità stessa della base della scheda, GA102-225. Con 80 RayTracing core, 384-bit memory bus e una larghezza di banda della memoria di 912GB/s ci troviamo di fronte ad un mostro di potenza che riesce quasi ad eguagliare la 3090, seppur con la limitazione della Vram di 12GB GDDR6X, migliore rispetto ai 10GB della 3080, ma ridotta a metà rispetto ai 24GB della 3090. Insomma, delle specifiche tecniche stellari che, come vedremo nei benchmark si riflettono in delle prestazioni eccellenti sia in gaming che nella produttività.
La versione proposta da Gigabyte, Vision, presenta un clock della memoria a 19.000MHz e un core clock di 1710MHz (rispetto ai 1665MHz della FE): tuttavia con il boost riesce a raggiungere anche 1950MHz in alcuni frangenti e stabilmente, se la temperatura lo permette intorno ai 1845-1860MHz. Solo con l’aumentare della temperatura oltre gli 80°C, il clock scende progressivamente intorno ai 1700-1750MHz.
Prova gaming e benchmark
Dalle prove emerge la reale potenza della scheda, che risulta adatta per una tipologia di gaming competitiva anche in 2K, per sfruttare i vari pannelli a 144 o 165Hz, o anche in 4K, a patto che vogliate giocare a 60FPS (sempre con tutte le impostazioni grafiche su Ultra, sia chiaro). Abbiamo preso alcuni dei giochi più amati e più famosi del mondo del Ray Tracing e provato le loro prestazioni con questa nuova scheda, che ha dimostrato quello che già ci aspettavamo. Occorre una piccola premessa per i test effettuati, per i quali abbiamo usato una configurazione con Ryzen 3600X: sebbene si possa pensare che il livello di cpu bottleneck sia eccessivo accoppiato con questa cpu, in realtà siamo stati smentiti sotto molti aspetti. Con risoluzioni 2K e 4K siamo stati sempre limitati esclusivamente dalla GPU, mentre in FHD, soprattutto in giochi che richiedono o che traggono vantaggio da cpu con più thread, abbiamo visto una piccola differenza, che tuttavia non risulta troppo evidente come differenza in FPS rispetto a CPU molto più costose e potenti. Dunque, se avete un processore della serie 3000 Ryzen, non necessiterete per forza un aggiornamento per sfruttare al massimo questa GPU: di sicuro vi aiuterà ma non sarà determinante per sfruttare al meglio le sue prestazioni.
Con Control, uno dei migliori giochi degli ultimi anni, siamo riusciti a giocare in FHD quasi a 200FPS, mentre attivando RT e DLSS ci siamo attestati sui 105-110FPS; in 2K con RT e DLSS attivi abbiamo sfiorato i 100FPS e in 4K siamo riusciti ad ottenere stabilmente i 65-67FPS, che garantiscono quindi delle prestazioni eccezionali con monitor ad alta risoluzione e refresh rate a 60Hz.
Con Doom Eternal, un classico assoluto del mondo del gaming e una grafica che fa gridare al miracolo, gli FPS non sono mai stati un problema. Eppure essendo un gioco frenetico più ce ne sono e meglio è e in questo la 3080 Ti non delude: in FHD con RT e DLSS abbiamo superato i 215FPS, in 2K i 200FPS e in 4k i 150FPS, con dei picchi senza RT e FHD che sono arrivati quasi a 300FPS. Ormai il lavoro svolto dal DLSS è talmente ottimizzato da restituire un’immagine indistinguibile dall’originale, ma con delle prestazioni eccellenti sul versante nudo e crudo dei frame.
Diversa la situazione con Cyberpunk 2077, gioia e dolore dei videogiocatori di tutto il mondo. All’epoca della sua uscita mi trovai per le mani la RTX 3060 Ti da testare e giocai ben 90 ore a questo titolo, ma il problema della sua “pesantezza” in termini puramente prestazionali ha sicuramente messo in difficoltà molti. In questo caso la GPU ha concesso di giocare in FHD Ultra con RT e DLSS a circa 65FPS stabili di media e in 2K a 60FPS stabili. Purtroppo in 4K la situazione rimane ancora tragica, con delle prestazioni che si attestano sui 45FPS, per i quali sarete costretti a venire a compromessi con qualche settaggio per raggiungere i 60FPS stabili.
Anche Metro Exodus ha restituito ottimi risultati, con un framerate stabile intorno ai 100FPS anche in 2K e 4K, ammesso che attiviate il DLSS, ma anche se DLSS il valore minimo registrato è stato in 4K ultra con RT attivato a 63FPS. COD Warfare Cold War si è comportato in maniera eccellente, soprattutto con l’attivazione del DLSS bilanciato, che ha regolato gli FPS intorno ai 95-100FPS sia in 2K che in 4K. Le prestazioni senza RT a tutte le risoluzione hanno superato i 100FPS con impostazioni grafiche ultra, e un picco in FHD oltre i 185FPS.
Insomma, il gaming non rappresenta un problema, soprattutto se a 60FPS a qualsiasi risoluzione. Anzi, in FHD risulta quasi sprecata come scheda, a meno che non dobbiate arrivare a 240FPS con impostazioni grafiche alte o ultra per il gaming competitivo. Personalmente, a parte i test effettuati, ho utilizzato e provato la scheda con un monitor Ultrawide 2K a 165Hz, e devo dire che in questo ambito ho potuto godermi appieno ogni gioco avviato sfruttando quasi al max la risoluzione e la frequenza di aggiornamento a mia disposizione. Infine, se il 4K è il vostro mondo, allora i 60FPS non rappresentano più un problema, perfino con giochi molto esosi di risorse e che richiedono una potenza di calcolo superiore rispetto a tanti altri, come ad esempio Cyberpunk 2077.
Dissipazione e temperature
Sono diverse le modalità e le tecnologie impiegate per la dissipazione del calore di questa bestia. Prima di tutto il dissipatore, come già emerso nel paragrafo dedicato al design, è enorme e permette alla scheda di sopportare carichi di lavoro intensi per un lungo periodo di tempo. Le aperture ai lati permettono al dissipatore di “respirare” ed espellere quindi il calore in maniera efficiente e più che adeguata per questo livello di potenza e prestazioni. Inoltre, le tre ventole (due da 90mm e una da 80mm) presentano un design con delle strisce 3d in grado di veicolare maggiore aria sul dissipatore e i cuscinetti con lubrificante al grafene le rendono più silenziose e durature nel tempo. La rotazione alternata delle ventole evita che si creino turbolenze, convogliando ancora più aria sulla scheda e aumentando il potere di dissipazione.
Ma veniamo alle prove concrete di uso e temperature: per prima cosa abbiamo testato il sistema in modalità automatica, per verificare out-of-the-box il suo comportamento. E dire che siamo rimasti stupiti è poco: nella maggior parte dei giochi e dei compiti la scheda è rimasta intorno ai 65-70°C, con una velocità media dell’80% delle ventole e un rumore complessivo di tutto il sistema intorno ai 33-34db. Ultra-silenzioso e anche molto fresco durante l’utilizzo, in particolare rispetto alle altre prove delle due schede, che avevano rivelato invece delle temperature e una rumorosità superiori (in particolare per la RTX3070 Ti). In idle la temperatura si è attestata intorno ai 40° con una rumorosità pari a zero, dato che le ventole si fermano quando non ci sono attività in corso e la temperatura è sotto un determinato livello. Giocando invece con le impostazioni manuali, come potete vedere dall’immagine qui sotto, un valore tra l’80 e l’85% rappresenta la fascia ideale per tenere a bada le temperature anche sotto stress test prolungati, con una rumorosità eccellente. A 100% siamo riusciti a mantenere la temperatura intorno ai 68-69°C dopo 20 minuti di stress test, mentre al di sotto del 60% lo sconsigliamo a causa di temperature che superano tranquillamente gli 85°C. Anche l’hotspot della scheda, con temperatura di esercizio intorno ai 73°C, ha rivelato dei valori mai superiori agli 80-82°C, per delle prestazioni che hanno superato di gran lunga tutte le nostre aspettative.
Consumi
Non ci andiamo leggeri con i consumi, ma d’altronde abbiamo a che fare con il top sul mercato per il gaming (tenendo da parte ovviamente la RTX3090). Il consumo massimo registrato durante l’utilizzo con stress test al 100% è stato precisamente di 350W, mentre in idle la scheda scende intorno ai 30-40W per gestire semplicemente il sistema acceso. Sicuramente sono valori abbastanza alti, soprattutto se comparati a modelli di fascia inferiore, ma comunque in linea con le sue prestazioni. L’alimentatore minimo consigliato per la scheda è da 750W, ma abbiamo eseguito i nostri test su un alimentatore da 850W, per gestire con più tranquillità gli stress test prolungati.
RGB
Probabilmente il lato RGB poteva e doveva essere integrato meglio in questo modello, che presenta esclusivamente il logo Gigabyte illuminato a seconda della necessità. Come abbiamo visto il design della scheda rappresenta già di per sé un grande pregio, e se non siete dei fan sfegatati del mondo RGB questa scheda sarà davvero perfetta per voi, altrimenti vi dovrete accontentare di quel piccolo dettaglio sul lato. Per gestire il tutto è presente il software ufficiale RGB Fusion 2.0 di Gigabyte che vi aiuterà a monitorare e gestire il vostro hardware e l’intera illuminazione e schemi di luce.
Conclusioni e prezzo
Lo abbiamo pensato tutti fin dall’inizio, probabilmente ci troviamo di fronte ad una delle schede più belle e sicuramente più potenti di quest’anno che, grazie al suo design e alla sua capacità di dissipazione del calore, ci ha garantito delle prestazioni eccellenti in ogni campo. Tuttavia è vero anche che di questi tempi ogni singola scheda disponibile è un sacro graal, l’importante è metterci le mani sopra ad un prezzo onesto e in linea con i vari prezzi di listino. Tra 1800 e 2000 euro il suo prezzo su Amazon, ben al di sopra di quello proposto da Nvidia per questo segmento, ma se siete disposti a spendere tanto, allora questo modello e questa versione di 3080 Ti saprà regalarvi grandi soddisfazioni.