Sta per partire la campagna di immunizzazione generale per la terza dose del vaccino contro il Covid. Già nelle precedenti settimane, i cittadini con fragilità pregresse, tra cui anche anziani e residenti delle RSA, hanno ricevuto la terza dose con il vaccino di Pfizer. Proprio il siero americano/tedesco sarà alla base di questa nuova fase di campagna. Non è previsto alcun genere di spazio invece per le somministrazioni con AstraZeneca.
Da mesi la compagnia farmaceutica inglese ha avvitato i lavori per il miglioramento del suo siero, sia in termini di efficacia contro le nuove varianti sia per ridurre i rari ma certificati effetti collaterali. Per ora, nonostante i lavori di aggiornamento del farmaco, sia l’Italia che l’Unione Europea non acquisteranno ulteriori lotti del farmaco dall’Università di Oxford. Il Governo italiano inoltre si impegnerà quanto prima per lo smaltimento delle dosi rimanenti.
Le dosi attualmente in magazzino saranno presto condivise con altri paesi. L’Italia, infatti, è tra le nazioni aderenti al programma CoVax, ossia l’associazione che si impegna ad una redistribuzione dei vaccini nelle aree in via di sviluppo.
Tutta la campagna delle terze dose si baserà quindi sui farmaci a mRNA. I vaccini con la tecnologia ad mRNA saranno somministrati anche a chi ha ricevuto doppia dose con AstraZeneca la scorsa primavera. Già la comunità scientifica, infatti, ha dimostrato i buoni risultati della vaccinazione eterologa.
Per il Green Pass, invece, non sono previste modifiche. Chi ha ricevuto AstraZeneca, anche in doppia dose, potrà sempre contare sulla certificazione verde, secondo le tempistiche decise dal Ministero della Salute.