La NASA ha programmato la collisione tra una navicella spaziale e un asteroide. L’esperimento ha avuto luogo di recente con risultati sorprendenti.
La missione (che prende il nome di Dart) ha messo alla prova le nuove tecnologie. Sono pensate per prevenire uno scontro letale tra un qualsiasi asteroide e il nostro pianeta. Lo scopo è dimostrare che un veicolo spaziale può navigare autonomamente verso un asteroide e collidere intenzionalmente a circa 6 km al secondo. Il fenomeno è detto impatto cinetico. Inoltre, è stato confermato che la collisione tra i due cambia la velocità della luna di una frazione dell’1%. Un tempo sufficiente per fare le opportune osservazioni e analisi.
L’obiettivo di Dart era l’asteroide lunare Dimorphos che orbita attorno a un asteroide più grande chiamato Didymos. La Nasa ritiene che questo sistema sia un perfetto banco di prova per capire se un veicolo spaziale può scontrarsi con un asteroide e cambiarne il corso.
Dart: la NASA ha dato il via ad una nuova missione mirata ad eseguire una serie di test
Sebbene nessun asteroide noto di dimensioni superiori a 140 metri abbia una significativa possibilità di colpire la Terra per i prossimi 100 anni, il 40% circa di questi asteroidi è stato già rilevato a ottobre. Il lancio di Dart è stato possibile grazie al razzo SpaceX Falcon 9 dalla Vandenberg Space Force Base in California, negli Stati Uniti. Dart è parte di una missione con scopi diversi. La nota Agenzia Spaziale, infatti, ha anche testato l’efficacia del propulsore allo xeno. Trattasi di un sistema di propulsione elettrica solare commerciale (Next-C).
Il sistema si basa sul sistema di propulsione della navicella spaziale Dawn ed è stato sviluppato presso il Glenn Research Center della NASA a Cleveland, Ohio, negli Stati Uniti. Utilizzando la propulsione elettrica, Dart potrebbe beneficiare di una notevole flessibilità durante le varie fasi della missione.