Brutte notizie per molti contribuenti alle prese con debiti pregressi con il fisco che rischiano di dover fare i conti con il pignoramento del conto corrente.
Il Covid ha avuto, e purtroppo continua ad avere, un impatto negativo sugli equilibri di molte famiglie. Infatti, a causa dell’attuale crisi, molte persone si trovano a lottare con un reddito più basso. Inoltre, il timore di dover fare i conti con le rate da pagare sta aggravando la situazione dei debiti pregressi con il fisco. Una situazione che coinvolge, a differenza di quanto si potrebbe pensare, un gran numero di persone.
Proprio questi ultimi rischiano di vivere un vero e proprio incubo a causa del pignoramento del conto corrente. Ma non solo, anche stipendi e pensioni. La tregua concessa a chi non ha ancora pagato il conto delle bollette, infatti, sta volgendo al termine, con molti che dovranno segnare la data del 2 novembre.
Purtroppo sono tanti gli imprevisti che possono accadere nel corso della vita. Lo sa bene chi, alle prese con una serie di difficoltà finanziarie, potrebbe non essere in grado di onorare i vari impegni presi, finendo così per accumulare debiti, ad esempio con il fisco.
È proprio in questo contesto che è bene ricordare a chi è alle prese con debiti pregressi con il fisco che dovrà prestare particolare attenzione alla data del 2 novembre. Proprio in questa data, infatti, ripartirà l’attività di riscossione degli incassi della rata pre-Covid.
In particolare, coloro che hanno beneficiato del periodo di sospensione dei pagamenti, dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021, dovranno pagare almeno una delle rate precedenti. In questo modo non decadranno dal piano di proroga e potranno evitare il pignoramento. Il termine per regolare la propria posizione, ricordiamo, è fissato per il 31 ottobre. Essendo un giorno festivo, oltre al 1 novembre, c’è però uno spostamento al giorno 2 del mese prossimo.
Il rischio di preclusione del conto corrente, dunque, è reale. Una situazione, quest’ultima, che riguarderà coloro che hanno accumulato debiti e che contano le imposte che devono essere riscosse. L’unica soluzione, come è facile intuire, è saldare i debiti pregressi, con l’Agenzia delle Entrate che offre anche la possibilità di rateizzazione.