La crisi di WhatsApp è oramai consolidata. La piattaforma di messaggistica istantanea da tempo sta vivendo una sorta di stallo per l’acquisizione di nuovi utenti. Al tempo stesso, i numerosi episodi di crash che hanno caratterizzato il servizio – non ultimi quelli dello scorso Ottobre – hanno fatto crollare la popolarità, a favore di piazze virtuali alternative come Telegram.
Il passaggio di utenti da WhatsApp a Telegram è oramai una tendenza consolidata ed accreditata anche da parte degli addetti ai lavori. Le falle in termini di accessibilità di WhatsApp rappresentano però solo una delle ragioni per spiegare tale fenomeno della rete.
L’altra grande ragione del passaggio di utenti da WhatsApp a Telegram è da collegare alle nuove condizioni d’uso della chat verde. Come noto, dall’inizio dell’anno, gli sviluppatori della piattaforma di messaggistica hanno stretto ancor di più il loro legame con Facebook.
In base alle nuove condizioni di WhatsApp, gli utenti della chat sono chiamati ad accettare obbligatoriamente la condivisione delle informazioni riservate con il social network. Gli sviluppatori si riservano di condividere dati personali ed anche sensibili con Facebook per un’attenta rimodulazione delle pubblicità sul social network.
A differenza di inizio anno, quando questa condizione era a discrezione di ogni singolo utente, con l’introduzione dell’obbligo di consenso, la chat ha scelto la linea dura. Tutti coloro che entro il 15 Maggio non hanno regolamentato la loro posizione, non potranno ora usufruire dei servizi della chat. Gli utenti di WhatsApp in disaccordo con queste condizioni hanno scelto proprio Telegram come loro piattaforma di riferimento per la messaggistica.