Il vaccino Pfizer potrebbe cambiare a breve. La notizia circa una possibile modifica del siero anti Covid è giunta nella giornata di ieri, direttamente dai dirigenti della compagnia farmaceutica. A favorire la possibilità di questo scenario è la scoperta della nuova delicatissima variante del virus, la cosiddetta variante Omicron, derivante dal Sudafrica.
Allo stato attuale, data la recente scoperta della variante, non è dato sapere se l’attuale forma di Pfizer è protettiva. Ciò che crea particolare preoccupazione nella comunità scientifica è la quantità relativa di varianti tra questa versione del patogeno e la già pericolosa versione ribattezzata Delta.
Come già sottolineato da Pfizer, le modifiche al vaccino per rendere il farmaco “aggiornato” alle nuove varianti dovrebbe caratterizzate tutto l’arco dei prossimi anni. Le tempistiche per le modifiche dovrebbero essere brevi, dato che non sarebbe necessaria una nuova fase di sperimentazione del farmaco.
Intanto, in attesa di scoprire se Pfizer nella sua forma attuale protegge dalla variante Omicron, in Italia prosegue la campagna relativa alle terze dosi. Dopo anziani, cittadini con patologie pregresse e residenti nelle RSA, già da alcuni giorni la cosiddetta dose “booster” può essere somministrata anche ai cittadini tra i 60 ed i 40 anni.
La campagna si estenderà ulteriormente nel mese di Dicembre, con l’apertura a tutti gli over 18. In tal senso, l’EMA ha già dato il suo ok per procedere con la terza somministrazione di vaccino per tutti i cittadini maggiorenni che hanno ricevuto non meno di 5 mesi fa le prime dosi.