Il Covid non é un pericolo solo per la salute umana, ma mina la stabilità dei mercati e l’economia tutta, lo sappiamo bene. A risentire della nuova variante, soprannominata dall’OMS Omicron, sono anche le criptovalute.
Gli scienziati sono molto preoccupati da questa nuova variante, rilevata per la prima volta in Sudafrica, Botswana e Hong Kong. Omicron presenta oltre 30 mutazioni sulla Spike – la proteina che si lega alla cellula – e questo potrebbe determinare una maggiore trasmissibilità e pericolosità.
Nel frattempo, il Bitcoin è crollato di oltre il 9% lo scorso venerdì, ed ha trascinato con sé tutte quelle criptvalute “minori” come Ethereum, Cardano, Dogecoin, XRP e SHIBA INU. La causa é semplice: la scoperta di una nuova variante del coronavirus potenzialmente resistente ai vaccini ha visto numerosi investitori scaricare le attività più rischiose.
“La diffusione della nuova variante, in particolare nei paesi dell’Africa meridionale, potrebbe appassire ulteriormente l’appetito degli investitori. Il mercato deve preparasi a ulteriori perdite
.” Così Yuya Hasegawa all’exchange Bitbank di Tokyo.
Nonostante sia la criptovaluta più importante, Bitcoin ha perso il 9,2% del suo valore, assestandosi a 53.551 dollari. Ethereum, la seconda più grande tra le criptovalute, invece scende del 13%. Un disastro.
Bitcoin ha raggiunto il massimo storico di circa 69.000 dollari all’inizio di questo mese, poiché molti grandi investitori hanno abbracciato le criptovalute, spaventati dall’imperante inflazione che minaccia il mercato azionario. A combattere il deprezzamento della moneta é scesa in campo anche la Banca Centrale Europea, che ha rassicurato tutti: si lavorerà per avvicinarsi al target del 2%.
Molti investitori si sono avvicinati alle criptomonete perché attratti da guadagni facili, magari fidandosi di pseudo esperti del settore, che hanno consigliato l’acquisto di valute dal dubbio rendimento. La volatilità della moneta digitale ha però sollevato numerosi dubbi sulla sua idoneità come riserva stabile di valore.