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Cina: nuovo reattore nucleare per andare nello spazio e superare la NASA

La Cina sta progettando un reattore nucleare per le prossime missioni sulla Luna e su Marte. L’obiettivo è superare la NASA.

Il nuovo reattore genera un megawatt di elettricità. Si vocifera che sia almeno 100 volte più potente di un dispositivo molto simile su cui sta lavorando la Nasa, secondo quanto dichiarato dal South China Morning Post. La NASA punta a terminare il proprio progetto quanto prima per aiutare a portare sulla Luna più persone possibile. Secondo due esperti del settore, il carburante che si usa solitamente e l’energia solare non sono sufficienti. “L’energia nucleare è la soluzione più promettente. Altre nazioni hanno piani ambiziosi. La Cina, ad esempio, non può permettersi di perdere questa gara da un punto di vista economico”.

Cina vs NASA: nuovo reattore nucleare in fase di lavorazione

Una parte del calore generato dal reattore nucleare potrebbe essere utilizzata per produrre elettricità. Il resto deve essere dissipato nello spazio per evitare una fusione. Le piccole dimensioni del reattore implicano che raggiungerà una temperatura molto più elevata di quelle raggiunte sulla Terra. Jiang Jieqiong ha suggerito che il reattore potrebbe utilizzare una struttura pieghevole, simile ad un ombrello, per aumentare la superficie dei radiatori. Tuttavia, ci sono una serie di altre idee. Alcuni team di ricerca hanno sviluppato reattori più piccoli che potrebbero essere inseriti in uno più grande.

Il post del South China Morning afferma che la segretezza che circonda i programmi dei reattori nucleari spaziali comporta che non esiste una legislazione in vigore che possa gestire le conseguenze di un eventuale incidente. O di un lancio andato male, o ancor peggio di una fusione vera e propria. “È importante stabilire un sistema ben preciso per la gestione della sicurezza. Dunque, un sistema adatto al nostro paese. Lo scopo è aumentare la trasparenza nei progressi della ricerca e dello sviluppo per ridurre le preoccupazioni di esperti e cittadini”.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano