Secondo il capo dell’agenzia spaziale russa, il laboratorio in orbita nello spazio ha dovuto adottare misure d’emergenza per fuggire da un pezzo di un veicolo appartenente ad una navicella statunitense. È solo l’ultimo di una serie di eventi pericolosi che hanno visto gli astronauti costretti a tenersi al sicuro dai detriti in circolo nello spazio.
Le richieste di monitorare e regolare i detriti spaziali sono cresciute da quando la Russia ha condotto un test missilistico il mese scorso. Ciò ha generato un campo di detriti. Secondo i funzionari statunitensi avrebbe rappresentato un pericolo per le attività nello spazio e i rispettivi astronauti che se ne occupano. Mentre Dmitry Rogozin, capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, ha dichiarato che la ISS è stata costretta a spostarsi a causa dei detriti provenienti da un veicolo statunitense inviato in orbita nel 1994.
Roscosmos ha affermato che la stazione spaziale internazionale (ISS), in una manovra non programmata è scesa di 310 metri
per quasi tre minuti per evitare la collisione con la navicella. I detriti spaziali sono costituiti da scarti o parti di un veicolo spaziale che fluttuano nello spazio. Di conseguenza rischiano di scontrarsi con i satelliti, e non solo. In un articolo pubblicato giovedì sul Financial Times, l’ex segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, ha affermato che la distruzione del satellite da parte della Russia il mese scorso ha rischiato di trasformare lo spazio in un deposito di cianfrusaglie. Dunque, sottolineando che i detriti di un’eventuale navicella statunitense non sono l’unico problema.I detriti spaziali hanno anche costretto la NASA martedì a rinviare un lancio per sostituire un’antenna difettosa sulla ISS. Anche il mese scorso la ISS ha eseguito una breve manovra per schivare un frammento di un satellite cinese. Roscosmos ha dichiarato che spera di poter raggiungere un accordo con il capo della NASA – Bill Nelson – entro la prima metà del 2022. L’obiettivo è evitare che eventi del genere si ripetano.