Uno dei più grandi fenomeni del web che ha preso piede soprattutto negli ultimi anni, forse aiutato dalla diffusione di reti web ad altissima velocità, è quello delle IPTV, i servizi di streaming pirata che, a pochi euro, consentono di fruire di piattaforme come DAZN, Sky e Netflix in modo completo e senza troppi problemi, dettaglio che sembra idilliaco, ma che indubbiamente risulta illegale.
In molti sono gli utenti che, forse stanchi di dover pagare una molteplicità di abbonamenti a prezzi importanti, hanno deciso di affidarsi a questi streaming illegali, non sapendo però di correre un rischio ben maggiore dei benefici, le sanzioni infatti possono andare da un centinaio di euro fino a 30.000 o alla reclusione in caso di molteplici reiterazioni del reato in questione.
Il sistema IPTV (Internet Protocol Television) è generalmente adoperato per la trasmissione di segnali audiovisivi attraverso reti web a banda larga, esso differisce rispetto al classico sistema di WebTV che predilige l’efficienza, infatti predilige la qualità a favore dell’utente attraverso sistemi di priorità.
Generalmente nelle IPTV sono offerti due servizi distinti, lo streaming in diretta audiovisiva, fruibile da qualunque utente singolarmente, o quello on-demand, basato su contenuti preregistrati e dunque fruibili da una molteplicità di utenti contemporaneamente.
I codec maggiormente utilizzati sono MPEG-2 e MPEG-4, con il secondo che sta pian piano soppiantando l’altro dal momento che consente un impressionante risparmio di banda a parità di qualità di segnale, cosa che comunque non abbatte troppo il consumo di banda, infatti per fruire di un’IPTV serve nella totalità dei casi di una connessione davvero veloce.