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Sarco: la macchina super tecnologica per il suicidio assistito diventa legale

Secondo i suoi creatori, una capsula a forma di bara che facilita il suicidio assistito ha superato la revisione legale in Svizzera.

Questo macchinario tecnologico, che prende il nome di Sarco, può essere azionato dall’interno – plausibilmente sbattendo le palpebre in caso si soffra di una determinata sindrome. Funziona riducendo il livello di ossigeno. Il processo richiede meno di un minuto e la morte avviene attraverso ipossia e ipocapnia, che hanno lo scopo di consentire a una persona di morire in modo relativamente tranquillo e indolore. Il suicidio assistito è legale in Svizzera e circa 1.300 persone hanno già usufruito di questo servizio.

Sarco è un’invenzione del dottor Philip Nitschke, soprannominato “Dr Death”, che è il direttore dell’organizzazione no-profit Exit International. Il Sarco – abbreviazione di sarcofago – è progettato per essere trainato in un luogo predefinito dai pazienti, come un idilliaco ambiente esterno. La capsula biodegradabile può staccarsi dalla base per fungere da bara. Nitschke ha dovuto affrontare gli oppositori all’eutanasia, in parte a causa del metodo utilizzato.

Sarco: la bara tecnologia per il suicidio assistito diventa legale in Svizzera

“Alcuni hanno persino detto che è solo una camera a gas“. “L’elegante design del Sarco ha lo scopo di suggerire un senso di viaggio verso una nuova destinazione”. Ha anche attirato critiche a causa del suo design futuristico, che secondo alcuni rende più affascinante il suicidio. Questa esperienza VR è stata mostrata nella chiesa Westerkerk ad Amsterdam al Funeral Expo 2018, suscitando preoccupazioni da parte della chiesa. “Non sosterremo e non possiamo sostenere alcun suggerimento sull’utilizzo di tali apparecchiature”.

Attualmente esistono solo due prototipi Sarco, ma Exit International sta stampando in 3D una terza macchina che spera di utilizzare in Svizzera il prossimo anno. Il dottor Nitschke ha dichiarato ai media locali la scorsa settimana che “non ci sono problemi legali” e che sono in corso discussioni con vari gruppi al fine di fornire la capsula per il suicidio assistito quanto prima. “Finora è stato un progetto molto costoso, ma pensiamo di essere abbastanza vicini all’implementazione ufficiale”.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano