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Maxi truffa bollette della luce: arresti tra Germania e l’Italia

Scoperta dalla Guardia di Finanza una maxi truffa nel settore energetico che ha visto ic consumatori pagare bollette più elevate. Ventidue arresti effettuati tra Italia e Germania e sequestrati beni per 41 milioni di euro. L’inchiesta, denominata “Libro bianco” e condotta insieme alle autorità tedesche, è stata avviata nel luglio 2019. La presunta truffa si è sviluppata attorno al meccanismo dei cosiddetti “certificati bianchi”.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Torino, nei confronti di 17 persone indagate per associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio è stata eseguita dalla Guardia di Finanza di Aosta, con il patrocinio dal Servizio Centrale Investigativo Criminalità Organizzata, Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, Nucleo Speciale Tutela Privacy e Repressione Frodi Tecnologiche. L’operazione ha coinvolto diverse regioni italiane.

Si tratta di un’operazione internazionale che, grazie al coordinamento dell’Agenzia europea per la cooperazione giudiziaria Eurojust, si è sviluppata in stretta sinergia con le autorità tedesche con la costituzione di una squadra investigativa congiunta tra la Procura di Aosta e quella di Duisburg. che ha consentito un incessante e fruttuoso scambio di risultati investigativi, fino all’odierna giornata di azione congiunta.

Le indagini finali

Questa mattina, infatti, la Polizia giudiziaria di Duisburg ha eseguito, insieme alla Guardia di finanza italiana, cinque arresti nei confronti di un italiano residente in Svizzera e di quattro tedeschi, di cui uno domiciliato in provincia di Catania. Tutti accusati di riciclaggio di denaro. Insieme agli arresti sono state effettuate decine di perquisizioni e sequestri di conti correnti, attività finanziarie, immobili e criptovalute, fino a un valore di 41 milioni di euro, ovvero l’equivalente delle somme ottenute con la truffa messa in atto e quelle riciclate. I fatti risalgono al periodo 2016-2020. Gli indagati sono in totale 113.

Alla base della truffa c’è l’obbligo, da parte delle imprese di distribuzione di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti finali, di raggiungere annualmente determinati obiettivi di risparmio energetico: possono adempiere al proprio obbligo realizzando progetti di efficienza energetica che diano diritto a “certificati bianchi”, ovvero acquistando i titoli stessi da altri operatori del settore, le cosiddette Energy Service Company (ESCo.). Il Gestore dei Servizi Energetici Spa (Gse), società a partecipazione pubblica, riconosce sia le società di distribuzione che le ESCo. un controvalore in titoli corrispondente al risparmio energetico derivante dagli interventi effettuati.

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Pubblicato da
Simone Paciocco