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Google Calendar migliora alcune delle sue funzionalità, ecco le novità

Google Calendar è un popolare servizio di sincronizzazione del calendario ed è il provider di calendario cloud predefinito per la maggior parte dei dispositivi Android con un account Google. A settembre, l’app Android è stata aggiornata con i colori Material You e ora sono in arrivo ulteriori aggiornamenti sia per le piattaforme mobile che per quelle desktop.

Le applicazioni mobile di Google Calendar visualizzano tutti i tuoi eventi futuri su tutti i tuoi calendari (a meno che non li deselezioni nella barra laterale), il che è utile per la pianificazione ma semplifica anche la creazione di eventi nel calendario errato. Google mira a rimediare introducendo un nuovo simbolo del profilo nell’angolo in alto a destra dell’app, simile ai pulsanti del profilo che si trovano in Gmail, YouTube e altre app.

Google Calendar introduce nuove opzioni per app mobile

Sarai comunque in grado di vedere tutti i tuoi eventi in tutti i tuoi calendari, ma quando crei un evento, verrà creato con l’account che hai scelto

in precedenza. Google sta anche apportando miglioramenti allo strumento ‘Aggiungi automaticamente inviti’ di Calendar per impedire che inviti indesiderati vengano aggiunti al tuo calendario, sia eventi a cui non vuoi partecipare che semplice spam. Ora puoi scegliere se gli inviti vengono aggiunti automaticamente al tuo calendario su base regolare o solo se rispondi nell’e-mail di invito all’evento. Una volta implementato, troverai la nuova opzione in Impostazioni > Impostazioni evento > ‘Aggiungi inviti al mio calendario’.

Le nuove icone del profilo sono in fase di ‘implementazione estesa’, il che significa che potrebbero essere necessari più di 15 giorni per essere visualizzate sui tuoi dispositivi. Tuttavia, in 15 giorni o meno, tutti potranno vedere le nuove alternative di invito. Entrambe le funzionalità sono disponibili sia per gli account G Suite a pagamento che per i normali account Gmail, quindi potrai provarle a breve indipendentemente dall’account Google che utilizzi.

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Pubblicato da
Michele Ragone