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A quante pare Marte di arido ha solo il colore di richiamo, sul pianeta rosso infatti c’è più acqua di quanto pensassimo, non solo nelle calotte polari che già si sapeva fossero composte di ghiaccio facilmente visibile, ma anche altrove in zone più nascoste che però fanno da conferma al pensiero che il pianeta sia ricco della molecola fondamentale per la vita.

Una nuova riserva d’acqua è stata infatti trovata nel canyon (marziano) Valles Marineris dall’ExoMars Trace Gas Orbiter di ESA e Roscosmos (agenzie spaziali europea e russa), il tutto grazie ad una strumentazione particolare definita come FREND, in grado di rilevare idrogeno appena sotto la superficie del canyon.

 

Rilevazione di neutroni

La novità è l’importanza della scoperta non sono dovuti tanto alla sua natura, si sa da anni ormai che su Marte è presente l’acqua, bensì al luogo del ritrovamento, non uno dei poli bensì una regione equatoriale nominata Tharsis.

Il tutto è stato reso possibile grazie ad una particolare strumentazione che è stata in grado di rilevare fino a un metro sotto lo strato di polvere che ricopre il pianeta, mappando l’idrogeno tramite la rilevazione di neutroni.

Lo strumento si chiama Trace Gas Orbiter e si ritiene che consentirà di individuare oasi ricche di acqua in valli all’interno delle quali prima era a dir poco impossibile poter mettere occhio con gli strumenti precedenti, la differenza sta nel fatto che esso rileva i neutroni che vengono emessi quando i raggi cosmici colpiscono la materia, ora resta da capire se il l’acqua è allo stato solido o è legata ad altri minerali nel terreno.

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