I lettori per le impronte digitali sono diventati onnipresenti. Ad eccezione dei nuovi iPhone e del Pixel 4 di Google, i migliori smartphone di tutte le forme, dimensioni e prezzi utilizzano un lettore di impronte digitali per proteggere il dispositivo. Ci sono tre tipi comunemente usati di scanner per impronte digitali: ottico, capacitivo e ultrasonico.
Sensori ottici
Come suggerisce il nome, uno scanner ottico è un sensore di immagini che acquisisce un’immagine 2D della tua impronta digitale e utilizza degli algoritmi per identificarti. Nonostante sia la tecnologia più vecchia tra le tre, solo di recente ha iniziato a farsi nuovamente strada tra gli smartphone. Sebbene i lettori di impronte digitali ottici siano (di solito) veloci, non sono sicuri come gli altri. Tuttavia, sono più economici e più facili da nascondere sotto il display. Puoi facilmente capire se il tuo telefono utilizza uno di questi lettori se lo schermo si illumina in corrispondenza delle dita.
Lettori per impronte digitali con sensori capacitivi
Lo scanner per le impronte digitali capacitivo è disponibile da molto tempo, ma è stato l’iPhone 5S a renderlo popolare. L’iPhone aveva uno scanner più veloce e affidabile degli altri a quei tempi. Il sensore capacitivo funziona in modo diverso. Il dispositivo analizza i dati registrati per creare una mappa della tua impronta digitale. Ogni volta che un dito viene premuto contro lo scanner, il sensore confronta i dati con ciò che ha memorizzato e, se corrisponde, il telefono si sbloccherà.
Un vantaggio offerto dallo scanner capacitivo è il monitoraggio del movimento. Mentre trascini il dito sul sensore, il telefono può leggere la variazione di carica. Questa funzionalità ha consentito ad aziende come Google di aggiungere gesti ai propri lettori di impronte digitali, come scorrere verso il basso per abbassare l’area notifiche. I lettori di impronte digitali capacitivi sono veloci, affidabili e, soprattutto, sicuri. L’unico aspetto negativo è che non si possono nascondere, per ora.
Sensori a ultrasuoni
I lettori ad ultrasuoni sono la novità assoluta e di solito sono realizzati da Qualcomm. Sotto il display si trova un trasmettitore e un ricevitore a ultrasuoni. Quando il telefono rileva che un dito sta toccando la parte destra del display, il trasmettitore emette un impulso ultrasonico, assorbendo alcuni degli impulsi e rimandando il resto al ricevitore. Il ricevitore non è un microfono ma un componente in grado di rilevare lo stress fisico del rimbalzo dell’impulso. Il dispositivo può mettere insieme questi dati in una mappa 3D altamente accurata della tua impronta digitale. Questi sensori sono molto affidabili, sicuri e pratici. Funzionano anche con le mani umide o unte. Tuttavia, sono molto lenti. Inoltre, sono costosi e utilizzati principalmente negli smartphone di punta realizzati da Samsung.