Ogni giorno, nonostante talvolta non se ne parli, sono al vaglio tante nuove soluzioni per provare a battere quel virus che sta distruggendo l’umanità ormai da diversi mesi. In realtà è oltre un anno e mezzo che la situazione va avanti e tutti sono un po’ stanca di dover subire tutto ciò, motivo per il quale nuove soluzioni sono pronte a venir fuori. Una sarebbe con risposta dalla pillola di Pfizer, ma quale ridurrebbe del 90% di probabilità di finire in ospedale, proprio come se fosse una sorta di vaccino.
Stesso tempo si parlava molto degli anticorpi monoclonali, vera e propria soluzione illustrata dagli esperti già mesi fa. Tu non la dottoressa Tecconelli dell’Università di Verona, gli anticorpi monoclonali sarebbero in grado di trattare il Covid e di farlo regredire lentamente con circa un’ora di flebo. In realtà tale pratica sarebbe in grado anche di prevenire la malattia, predisponendo l’organismo in maniera diversa.
“Una sola dose di anticorpi monoclonali, somministrata al paziente con Covid-19 nei primi tre giorni di infezione, in una sola ora riduce di oltre l´80% il rischio di ricovero ospedaliero: non solo evita la malattia severa, quindi la terapia intensiva o addirittura il decesso, ma costa infinitamente meno di un ricovero. Eppure in Italia in alcune regioni i monoclonali non sono stati utilizzati, addirittura sono stati trasferiti in altre regioni per evitare che scadessero“.
Anticorpi monoclonali: questa potrebbe essere la vera soluzione contro il Covid
Il tutto sarebbe molto organizzato, tanto da permettere una chiamata immediata per i pazienti che chiamano per una valutazione:
“Chi è positivo ci contatta, lo valutiamo clinicamente e se pensiamo che per lui i monoclonali possano essere utili gli diamo immediatamente l’appuntamento. Da noi basta una telefonata per ricevere la terapia e tornarsene a casa poco dopo con un’altissima probabilità di non sviluppare il Covid-19″.
Nel frattempo però si guarda anche al futuro:
“La notizia è che stanno arrivando anticorpi monoclonali in grado anche di fare prevenzione prima del contagio; e altri ancora potranno essere utilizzati subito dopo un possibile contagio, sempre per prevenire“