Secondo quanto riportato, ci sarebbero al vaglio numerose soluzioni da parte degli esperti per provare a contrastare il Covid. Le voci parlano di una pillola di Pfizer che riuscirebbe a ridurre il rischio del 90%, ma la soluzione più interessante potrebbe essere quella degli anticorpi monoclonali, i quali secondo la dottoressa Tecconelli curare la malattia e prevenirla con una flebo di circa un’ora.
“Una sola dose di anticorpi monoclonali, somministrata al paziente con Covid-19 nei primi tre giorni di infezione, in una sola ora riduce di oltre l´80% il rischio di ricovero ospedaliero: non solo evita la malattia severa, quindi la terapia intensiva o addirittura il decesso, ma costa infinitamente meno di un ricovero. Eppure in Italia in alcune regioni i monoclonali non sono stati utilizzati, addirittura sono stati trasferiti in altre regioni per evitare che scadessero
“.
Il tutto sarebbe molto organizzato, tanto da permettere una chiamata immediata per i pazienti che chiamano per una valutazione:
“Chi è positivo ci contatta, lo valutiamo clinicamente e se pensiamo che per lui i monoclonali possano essere utili gli diamo immediatamente l’appuntamento. Da noi basta una telefonata per ricevere la terapia e tornarsene a casa poco dopo con un’altissima probabilità di non sviluppare il Covid-19″.
Nel frattempo però si guarda anche al futuro:
“La notizia è che stanno arrivando anticorpi monoclonali in grado anche di fare prevenzione prima del contagio; e altri ancora potranno essere utilizzati subito dopo un possibile contagio, sempre per prevenire“