Può capitare che il canone RAI non pagato venga pagato in bolletta. In questo caso è possibile chiedere un rimborso.
Il canone Rai sarà ancora obbligatorio in bolletta per il 2022, ma solo per un anno. Dal 2023 l’Unione Europea ricorda che bisogna rispettare la legge sulla concorrenza per la quale non è possibile inserire in un disegno di legge costi che non abbiano alcun collegamento con essa. Il canone Rai, dunque, sparirà dal conto della bolletta della luce perché viola il diritto europeo della concorrenza.
Come ottenere l’esenzione
Esistono, infatti, casi di esenzione dal pagamento del canone. È il caso in cui non hai una TV ma un PC o un tablet. In questi casi, infatti, anche se si può seguire i servizi Rai attraverso la rete, non si è tenuti a pagare il tributo in quanto il canone è una tassa sul possesso di un televisore. Un altro caso in cui si è esentati è per gli over 75 che hanno un reddito fino a 6.713,98 euro annui. Se hai diritto all’esenzione, puoi ottenere un rimborso.
A chi inviare la richiesta
Ci sono due modi per inviare la richiesta di rimborso. A via rete, utilizzando l’apposita sezione sul portale dell’Agenzia delle Entrate. E’ anche possibile utilizzare lo strumento della raccomandata. In tal caso dovrà essere allegato anche un documento di riconoscimento. L’indirizzo a cui inviare la raccomandata è il seguente: Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale 1 di Torino, Ufficio di Torino 1, SAT – Sportello abbonamenti TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.
Per quanto riguarda le modalità di rimborso, esse vengono effettuate direttamente tramite le bollette elettriche tramite accredito in fattura. Se l’accredito sulla fattura dell’energia elettrica non va a buon fine, il rimborso sarà ottenuto direttamente dall’Agenzia delle Entrate.