A Piazza Affari, Bper sale (+1,9%) dopo che è stato raggiunto un accordo con i sindacati sul piano di ottimizzazione del personale. Gli occhi si sono poi puntati su Tim (+0,05%) sulla scia delle voci di stampa secondo cui il fondo CVC sarebbe pronto a presentare un piano alternativo agli stakeholder di Tim. Bene Erg (+ 0,98%) che ha annunciato l’avvio dei primi due parchi eolici nel Regno Unito a Craiggore ed Evishagaran, nella contea di Londonderry nell’Irlanda del Nord, con una potenza rispettivamente di 23,5 MW e 46, 8 MW, per un totale di 70,3 Mw.
Continuano a faticare le principali piazze finanziarie europee dopo il rally delle ultime sedute dopo lo tsunami dei contagi di ieri (Italia oltre 70.000, Francia 180.000) mentre dall’OMS arrivano ulteriori allarmi sulla contagiosità della nuova variante Omicron. Milano e Francoforte sono diminuite rispettivamente dello 0,39% e dello 0,31%, mentre Parigi è rimasta alla pari (+0,09%) e Londra è cresciuta di quasi un punto percentuale (+0,97%) dopo essere stata chiusa per due giorni consecutivi. I futures di Wall Street sono verdi con il Dow Jones che guadagna lo 0,15% e l’S&P che guadagna lo 0,22%.
“Mentre i casi di Omicron negli Stati Uniti e in Europa continuano ad aumentare, la marea deve ancora far sentire la sua presenza nei dati economici. Le restrizioni in Europa avranno un impatto negativo ma, per ora, i mercati stanno fissando i prezzi in modo schiacciante. quest’ultima variante come più mite, nonostante la sua maggiore trasmissibilità
”, ha affermato Jeffrey Halley di Oanda. “Con pochissima attività di mercato per le festività natalizie, gli investitori continuano a vedere una ripresa globale che incontrerà semplicemente una sorta di urto”, ha concluso Halley.Sul fronte dei dati macro, si segnala che l’offerta dei paesi dell’Eurozona ha registrato a novembre un aumento del 7,3% su base annua, al di sotto delle aspettative degli economisti a +7,6%. A livello macro, negli Stati Uniti, l’indice settimanale delle richieste di mutui, l’indice delle case pendenti è salito a novembre e le scorte settimanali del petrolio.
Nell’attesa, i prezzi del greggio sono scambiati leggermente in ribasso con il Wti che perde lo 0,09% a 75,92 dollari al barile mentre il Brent sale dello 0,10% a 78,73 dollari. Restando sul fronte delle materie prime, l’oro resta a 1.800 dollari l’oncia, in calo di oltre un punto percentuale (-0,52%). Sul mercato valutario, invece, l’euro resta a 1,12 dollari (-0,24%), la sterlina e il biglietto verde restano a 134 (-0,17%), mentre quello tra dollaro/yen a 115 (+0,16%). ). I rendimenti dei titoli di Stato dell’Eurozona non si sono mossi poiché persistono le preoccupazioni sull’impatto della variante Omicron del coronavirus.