Il colosso cinese Huawei ha visto calare drasticamente il proprio fatturato nel 2021 rispetto all’anno precedente. Le cifre a livelli assoluti rimangono sempre altissime ma rispetto all’anno precedente si tratta di una contrazione di ben il 29%. 

La colpa, è facile immaginarlo, è da attribuirsi per lo più al ban imposto dagli Stati Uniti ormai circa due anni e mezzo fa e che con il tempo non ha fatto altro che inasprirsi. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

 

Huawei: il fatturato nel 2021 è sceso del 29% rispetto all’anno precedente

Il ban, ricordiamo, impedisce a società statunitensi, o che si basano prevalentemente su tecnologia statunitense, di intrattenere rapporti commerciali con il colosso cinese. La motivazione principale è che l’azienda è ritenuta un rischio per la sicurezza nazionale, perché si teme che il governo di Pechino la obblighi a condurre operazioni di spionaggio internazionale e furto di dati.

Huawei ha sempre negato ogni accusa dicendo di non aver mai fatto nulla per intaccare la fiducia dei suoi utenti, ma il punto è che, dal punto di vista degli USA, non c’è modo di avere la certezza assoluta che non lo farà in futuro. Il settore che ha accusato di più il colpo, prevedibilmente, è quello degli smartphone, mentre quello delle apparecchiature di telecomunicazione è rimasto sostanzialmente stabile.

L’amministratore delegato di turno di Huawei dice che la società ha lavorato molto duramente per rimanere rilevante sul mercato nonostante le restrizioni e le limitazioni. Abbiamo visto un’espansione verso altri settori e anche qualche smartphone, senza però la connettività 5G o i servizi Google, quindi un interesse concentrato per lo più nel territorio nazionale. HarmonyOS, il sistema operativo alternativo ad Android, è ora installato su circa 200 milioni di dispositivi.

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