Sul fronte dei vaccini l’ultima grande novità del 2021 e la prima del 2022 è l’approvazione da parte di EMA, l’agenzia europea dei farmaci in Europa, di un nuovo siero contro il coronavirus. A breve, nel Vecchio Continente sarà disponibile il vaccino di Novavax. In opposizione ai due farmaci ora disponibili di Pfizer o Moderna (con tecnologia ad mRNA) o dei preparati somministrati la scorsa primavera, come AstraZeneca e Johnson&Johnson (con tecnologia a vettore virale), il vaccino di Novavax si caratterizza da una base proteica.
La somministrazione di Novavax avviene in due dosi, da ripetere a distanza di un mese. La tecnologia del farmaco replica parte della consistenza proteica del coronavirus per stimolare nell’organismo una risposta immunitaria.
Dalle prime ricerche scientifiche, l’efficacia di questo nuovo vaccino potrebbe raggiungere il 90%.
Oltre al primo ciclo, inoltre, la comunità scientifica ha anche valutato la possibilità di terza dose booster, da somministrare a sei mesi dalla seconda somministrazione.Proprio Novavax potrebbe essere un valido alleato contro la battaglia alla variante Omicron. I primi dati infatti sono promettenti. Il siero dovrebbe, almeno con terza dose booster, stimolare una risposta immunitaria tale anche da proteggere contro l’ultima mutazione del virus, che si rivela molto più contagiosa rispetto alle precedenti.
In base alle attuali direttive, il farmaco Novavax sarà somministrato a tutti i cittadini over 18. Per quanto concerne le effettive disponibilità, l’attesa sarà ancora relativa. Come indicato dal Ministero della Salute, le prime somministrazioni dovrebbero iniziare a partire dal mese di Marzo.