L’ultima ossessione per il metaverso di Mark Zuckerberg è così tanta che ha persino ribattezzato la sua azienda, seguendo le orme della divisione Google-Alphabet. Il rebranding ha anche aiutato temporaneamente Facebook a distrarre i consumatori dalle cause legali che l’azienda sta fronteggiando. Anche la normativa sulla privacy pensata per WhatsApp ha portato molti dubbi con sé. Insomma, l’azienda ha fatto un errore dopo l’altro. Come se non bastasse, ad ottobre un informatore, per l’esattezza un’informatrice, ha riportato tutte le anomalie e controversie presenti all’interno dell’azienda. Meta, quindi, non è solo un nuovo nome. Per l’azienda è anche un tentativo di ottenere una nuova immagine pubblica.
Per mesi l’azienda è stata piuttosto vaga sull’arrivo di questo dispositivo. È difficile incolpare Samsung tuttavia. I problemi della catena di approvvigionamento e la carenza globale di semiconduttori hanno reso il lancio di qualsiasi dispositivo che contenga un microchip estremamente complicato. La produzione del Galaxy S21 FE è stata colpita molto duramente da questo fenomeno. Il CES 2022 è dietro l’angolo e potrebbe essere una seconda occasione per l’azienda.
Dai giganti come Steam, Disney, Amazon, AWS, il 2021 è stato caratterizzato da svariati down per molte aziende dal calibro notevole, da cui quasi non ci aspettano eventi del genere. Anche Facebook, Instagram, WhatsApp, TikTok, Reddit, hanno avuto dei periodi di inattività repentini.
Gli ultimi aggiornamenti hanno promesso di correggere almeno alcuni dei tanti bug riscontrati dagli utenti con Surface Duo, ma l’aggiornamento ad Android 11 è rimasto all’orizzonte per così tanto tempo che stiamo iniziando a pensare che non esista. Per correttezza, bisogna precisare che Microsoft ha rilasciato svariate patch di sicurezza nel frattempo, cercando di rimediare in qualche modo.
Dopo anni in cui Google ha ignorato il suo sistema operativo per smartwatch, Wear OS 3 è arrivato per scuotere l’ecosistema. Nuove app, nuovo hardware e persino una partnership con Samsung. Tutto stava andando nel verso giusto, finché Google non ha annunciato che gli smartwatch di ultima generazione non avrebbero ricevuto il nuovo software nell’immediato. A detta di tutti, Wear OS 3 è piuttosto eccezionale.
Se stai cercando di mescolare insieme ecosistemi domestici intelligenti, ti aspetta un’esperienza frustrante. Il progetto CHIP, una soluzione che consentirebbe a tutti i tuoi gadget di comunicare tra loro, è in lavorazione da due anni, ma nel 2021 è finalmente diventato un po’ più concreto. Con un rebranding in Matter – per non parlare di una partnership riaffermata tra alcune delle più grandi aziende nel settore delle Smart Home – sembrava tutto pronto. Google ha persino parlato di Matter all’I/O. Tuttavia, non si hanno più notizie certe a riguardo.
È difficile pensare a un fallimento nel mondo tech più cruciale senza pensare al momento in cui un utente su Reddit si è reso conto che il suo Pixel 3 non poteva chiamare il 911 durante un’emergenza. Certo, non riguarda l’Italia, ma un bug del genere per l’ecosistema Android è piuttosto grave.
Diventa sempre più difficile ignorare le lotte di OnePlus con gli aggiornamenti. Sebbene la società abbia migliorato il suo programma di aggiornamento quest’estate, i bug sono all’ordine del giorno. OxygenOS 12, tuttavia, è arrivato per OnePlus 9 e 9 Pro più velocemente di quanto previsto.
Non c’è dubbio che questa particolare categoria sia un argomento sempreverde tra i fail dell’anno, ma vale comunque la pena sottolinearlo. Dal Pixel 6 alla lista di dispositivi pieghevoli di Samsung e tutto il resto, i leaks hanno impedito a qualsiasi grande azienda Android di offrire vere sorprese ai consumatori nel 2021. Per alcuni, questa è una buona cosa: sapere cosa sta per succedere può convincerti ancor di più ad acquistare un dispositivo. Tuttavia, così tanti leaks a lungo andare quasi stancano.
Il servizio offerto da Android Auto con Android 12 ha subito una piccola rivoluzione, che andrebbe migliorata sotto molti punti di vista. Non si può più utilizzare il servizio con il dispositivo in orizzontale. Inoltre, oltre a Google Maps è praticamente impossibile utilizzare altre app di navigazione.
È abbastanza grave che le ultime videocamere di sorveglianza della gamma Nest richiedano un piano di abbonamento per funzionare. Quando inserisci un cartellino del prezzo molto più alto rispetto a quello di unità simili della concorrenza, devi chiederti perché qualcuno dovrebbe scegliere un prodotto Nest.