Mentre la variante sudafricana Omicron assedia il mondo in lungo e in largo, vengono fuori le prime valutazioni generali. Queste, riguardanti sia la mutazione del Covid in sé, sia i risvolti che sta avendo, forniscono informazioni molto importanti soprattutto per quel che concerne l’incidenza del vaccino.
In Italia la campagna vaccinale prosegue secondo i ritmi preposti e stando a quanto riportato dalle principali fonti, oltre 20 milioni di cittadini avrebbero già provveduto a recarsi presso gli hub vaccinali per ricevere la terza dose, anche detta “Booster“.
La matematica non è un’opinione e anche stavolta i numeri sono molto chiari: una precisa analisi svolta nel periodo tra il 12 novembre e il 12 dicembre vede un confronto tra vaccinati e no vax.
Covid-19: quali sono i rischi per chi si vaccina e per chi continua a non farlo?
Il terreno di scontro tra le due categorie è quello delle terapie intensive. La domanda che molti si pongono è la seguente: è vero che con il vaccino, pur contraendo il Covid, ho meno possibilità di aggravarmi e di finire in terapia intensiva? La risposta è chiara: assolutamente sì. Chi provvede a vaccinarsi finisce in terapia intensiva 12,5 volte in meno rispetto ad un no vax.
Egemone e ben radicato in Italia, il campione totale di 45.6 milioni di vaccinati ha visto solo 556 unità finire in terapia intensiva dal 12 novembre al 12 dicembre 2021, ovvero 12 persone su 1 milione di vaccinati. Da puntualizzare che quasi la totalità delle unità in questione risultava avere un quadro clinico complesso a causa di patologie e criticità pregresse.
Passiamo ora dal lato opposto della barricata: la parte non vaccinata del paese, rappresentata attualmente da 6.8 milioni di persone, avrebbe visto finire in terapia intensiva nel medesimo periodo ben 1.036 delle sue unità. Si tratta di 150 persone su 1 milione di non vaccinati.
Covid e numeri: terapie intensive al collasso se gli italiani fossero tutti “no vax”
I numeri riportati nel paragrafo precedente mostrano e confermano quanto il vaccino anti-Covid abbia avuto incidenza fondamentale sulla pandemia in corso in Italia. Dopo aver assistito quindi ad una situazione ben più critica nel 2020, lo scorso 2021 ha visto un passo in avanti decisivo compiuto grazie ai vaccini.
Prendendo in considerazione ancora questi dati, ecco un’altro scenario significativo:
Se la totalità della popolazione italiana avesse provveduto a vaccinarsi, nel periodo tra il 12 novembre e il 12 dicembre le persone in terapia intensiva sarebbero state 632 invece delle 1.592 totali.
Contrariamente, valutando per assurdo un discorso diametralmente opposto, se tutti gli italiani non avessero provveduto a vaccinarsi guadagnandosi così lo status di “no vax”, le terapia intensive registrate in quei 30 giorni sarebbero state pari a 7.500. Il side effect che ne sarebbe scaturito avrebbe lasciato spazio ad uno scenario ancor più infausto, con la pressione sulle strutture ospedaliere che sarebbe stata asfissiante.
La situazione, secondo i numeri che risultano dunque incontrovertibili, sarebbe molto più gestibile nel momento in cui la totalità della popolazione italiana risultasse vaccinata.