La connessione a Internet lenta è uno dei peggiori problemi di questi tempi. E non solo a casa, dove molti lavoratori (nonostante la parziale riapertura) continuano ancora con il loro smartworking, ma anche e soprattutto fuori, dove la rete ci accompagna praticamente in ogni momento. Le compagnie telefoniche lo sanno bene e, per questo, hanno stilato delle linee guida molto precise per spiegare ai propri clienti cosa fare nel caso in cui il “down” della rete continui all’infinito. Tra questi c’è Vodafone.
Il provider ha rilasciato una guida per spiegare ai propri utenti come agire e, in alcuni casi, provare a ripristinare direttamente la connessione. Tra le soluzioni indicate da Vodafone, anche alcuni passaggi che possono consentire la risoluzione di irregolarità della rete mobile, come la verifica dei dati mobili o delle impostazioni Apn, in modo che siano configurate correttamente. Allo stesso modo, l’attivazione del roaming dati, se ti trovi in un punto che lo richiede.
Le linee guida di Vodafone
Al di là di questi piccoli accorgimenti, Vodafone sottolinea anche le questioni più urgenti, come la risoluzione dei problemi più importanti della rete. Anche perché la cattiva connessione può derivare da vari imprevisti, dai più semplici (un sito ad alto traffico web) ai più gravi. E i propositi possono essere anche simili: basterà muoversi un po’ per recuperare la rete o incontrare ulteriori difficoltà.
Ad esempio, se stai inviando senza successo un messaggio con un allegato, potresti semplicemente dover assicurarti che il tuo dispositivo sia configurato correttamente. O che la memoria semplicemente non è piena.
Un altro problema, il caso in cui il dispositivo è collegato con le cosiddette “cinque tacche” ma ancora non si connette. In questo caso, molto dipende dal dispositivo che utilizzi. Alcuni telefoni, infatti, gestiscono una copertura più potente, quindi le loro due tacche equivalgono alle tre di un altro dispositivo. In questo caso è bene informarsi direttamente con l’operatore: le barre di copertura non sono sempre valide come indicatore “ufficiale”.