Per anni, Meta ha lavorato duramente per sviluppare il proprio sistema operativo, con il CEO Mark Zuckerberg che spesso lo identificava come la strada da percorrere dell’azienda mentre continuava a dilettarsi con AR e VR. Secondo The Information, Meta ha deciso che lo sviluppo di un sistema operativo completamente interno per Oculus Quest 2 e i futuri occhiali AR non è il miglior percorso da seguire.
Secondo l’articolo, Meta aveva ‘centinaia di dipendenti’ che lavoravano sul nuovo XROS, ma ora sarebbe tornato a utilizzare i sistemi operativi esistenti – come Android, che già alimenta Meta Quest e Meta Quest 2 – per alimentare eventuali cuffie future come l’Oculus Quest Pro. Quel sistema operativo era stato costruito come una soluzione unica per i suoi futuri dispositivi XR, che avrebbe fornito a Meta il modo più efficiente di supportare i suoi prossimi progetti XR.
Meta stava lavorando al nuovo XROS per i suoi device AR
Mentre questo sembra essere uno svantaggio in superficie, ci sono vari motivi per cui questo potrebbe essere vantaggioso per Meta. Il recente rebranding di Facebook in Meta sottolinea l’importanza dell’azienda che sviluppa il proprio sistema operativo XR unificato – questo è il termine combinato per Augmented, Mixed e Virtual Reality – ma data la capacità di Android di funzionare su qualsiasi tipo di hardware, non è sorprendente vedere Meta attenersi a ciò che già funziona.
Dato che Android funziona già bene con i chipset Qualcomm – chipset che alimentano entrambe le generazioni di cuffie Meta Quest e probabili future – Qualcomm e Google hanno già gettato gran parte delle basi, che consentono di risparmiare denaro Meta nel breve periodo.
Tuttavia, affidarsi ad altre aziende per continuare a mantenere il sistema operativo che gira sul proprio hardware può essere una scelta rischiosa, come abbiamo visto con diversi dispositivi in cui il supporto è stato interrotto a causa del fatto che i chipset non sono più supportati su una versione successiva di Android.