La torre, in costruzione presso la struttura Starbase della società spaziale in Texas, presenta braccia simili a bacchette. Verranno utilizzate per guidare il razzo in posizione dopo aver raggiunto il secondo stadio in orbita. La ricercatrice di robotica Lex Fridman descrive la torre di lancio come “uno dei progetti ingegneristici più selvaggi di sempre”.
Il primo lancio di Starship avrà luogo entro le prossime 10 settimane. Vedrà la navicella spaziale decollare dalla nuova base di lancio prima di completare un viaggio di 90 minuti e atterrare al largo delle coste delle Hawaii. Una volta completato lo sviluppo e superati i test, SpaceX prevede di produrre in serie razzi Starship. L’obiettivo finale è utilizzare una flotta di razzi di prossima generazione per colonizzare Marte.
L’azienda di Elon Musk è anche in procinto di acquisire piattaforme petrolifere in disuso al fine di riutilizzarle e stabilire una rete globale di strutture di lancio offshore. Il miliardario ha precedentemente dichiarato l’obiettivo di inviare astronavi sulla Luna entro il 2024 e su Marte entro il 2030. Tuttavia, il loro sviluppo è stato ritardato da una causa legale che coinvolge Blue Origin e la Nasa.
SpaceX ha una comprovata storia di consegna di carichi utili allo spazio. Nel 2021, ha battuto il proprio record lanciando più di 30 razzi in orbita in un solo anno solare. La riutilizzabilità dei razzi sarà la chiave per raggiungere gli obiettivi di Musk per Starship, con l’ultimo design della torre di lancio che potenzialmente consentirà più missioni al giorno utilizzando lo stesso booster di razzi. Le braccia eliminano anche la necessità di gambe, riducendo il peso, il fabbisogno di carburante e il costo per ogni lancio.