Ancora una volta Netflix ha ufficializzato l’aumento dei costi degli abbonamenti. Da noi in Italia, come in molti altri paesi europei, questo passaggio è avvenuto lo scorso mese e ha già interessato sostanzialmente tutti gli utenti. A questo l’aumento è avvenuto negli Stati Uniti e in Canada, due mercati che sono in pratica lo stesso per certe cose. Detto questo, c’è un aspetto positivo dietro tutto questo.
Netflix rispetto anche a soli pochi anni fa ha iniziato a spendere molto per ampliare il catalogo sulla piattaforma, sia originale che no. Questo ovviamente deve essere coperto da un aumento delle entrate e c’erano due possibilità finora. Uno era un aumento di prezzo, come di fatto è stato scelto, e l’altra possibilità era il blocco della condivisione degli account
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Entrambe sono due mosse per niente popolari, ma la seconda delle due avrebbe senza ombra di dubbio causato un’ondata di disdette al servizio. Attualmente il panorama dei servizi streaming è già problematico visto la frammentazione dei prodotti, soprattutto visto che non sono uniformi per tutti i paesi a causa dei diritti concessi. Alla fine Netflix ha optato per il minore dei mali che sicuramente causerà qualche perdita di utente.
Le parole di Netflix rilasciate a Reuters: “Stiamo aggiornando i nostri prezzi in modo da poter continuare a offrire un’ampia varietà di opzioni di intrattenimento di qualità. Come sempre offriamo una gamma di piani in modo che i membri possano scegliere un prezzo che si adatti al loro budget”.