La più grande sfida della nostra epoca che vede coinvolte l’ingegneria e la fisica è senza dubbio quella della ricerca di una fonte di energia sfruttabile senza pagare il dazio fatto di emissioni inquinanti, la ricerca è in realtà anche terminata, la soluzione infatti prende corpo nella fusione nucleare, il problema sorge però nel riuscire a riprodurla in modo controllato sulla Terra, dal momento che, quella che avviene sulle stelle è incontrollata e produce temperature nell’ordine dei milioni di celsius.
Attualmente sono in cantiere numerosi progetti, creati con lo scopo di raccogliere il maggior numero di dati possibili da far poi convogliare in un unico ed enorme progetto definito ITER, il quale porterà alla tanto cercata fusione controllata e autoalimentante, la quale consentirà di produrre energia commerciale con un bilancio energetico positivo, ovvero produzione di energia superiore a quella sfruttata per alimentare il reattore.
In Cina il progetto più ambizioso prende corpo nel reattore sperimentale EAST, il quale basa il proprio funzionamento sul confinamento magnetico basato sulla tecnologia Tokamak, costituita da magneti superconduttori in grado di offrire un campo magnetico anche più intenso di quello terrestre e a forma di ciambella, all’interno della quale ruota confinato il plasma a temperature mostruose, nell’ordine dei milioni di celsius.
Già tempo fa il reattore aveva raggiunto un record assoluto, è stato acceso per 101 secondi a 120 milioni di celsius, ora però, se ne può aggiungere un ulteriore, infatti il reattore ha funzionato agevolmente a 70 milioni di celsius per ben 1056 secondi, per intenderci il nucleo del Sole arriva a 15 milioni di celsius.