I temi dell’obsolescenza programmata e delle riparazioni legate al servizio di assistenza ufficiale sono estremamente attuali nel mondo tecnologico. Gli utenti più esperti chiedono a gran voce il Diritto alla Riparazione e tra i più fervidi sostenitori c’è il team di iFixit.
Gli utenti vogliono vedere riconosciuto il diritto a riparare in autonomia i propri device, senza dover per forza passare attraverso i canali ufficiali. Il motivo è soprattutto economico, in quanto spesso le riparazioni possono essere fatte in poco tempo e con pezzi facilmente reperibili.
Tuttavia, le aziende non sembrano essere d’accordo a garantire il Diritto alla Riparazione. Per questo i device risultano estremamente complicati da riparare, senza il supporto di strumenti e tecnologie adeguate e in possesso solo di riparatori autorizzati.
Il Diritto alla Riparazione sta diventando un tema centrale in tutti i paesi mondiali
Tuttavia, il 2022 potrebbe essere l’anno di svolta come confermano da iFixit. Il Diritto alla Riparazione sta prendendo sempre più piede e le leggi si stanno adeguando per tutelare maggiormente i consumatori di tutto il mondo.
Negli Stati Uniti ci sono almeno 25 stati che si stanno attivando per modificare le proprie leggi mentre 19 lo hanno già fatto. Nel Vecchio Continente, la Commissione Europea avvierà una proposta legislativa sul tema nella seconda metà dell’anno.
In Canada, il deputato Bryan May potrebbe reintrodurre un disegno di legge bloccato dalla Commissione lo scorso anno. L’Australia invece, ritiene che ci siano “barriere significative e non necessarie alle riparazioni” e sono attesi interventi entro l’anno.