Non passa giorno in cui non si senta parlare del fenomeno del phishing e dell’uso sempre più smodato del web per la perpetrazione di reati informatici.
Un elemento fondamentale del web è sicuramente il DNS, meglio conosciuto come Domain Name System. Ai profani diciamo che si tratta di un sistema che traduce gli indirizzi numerici di una risorsa online in un indirizzo mnemonico come www.tecnoandroid.it che altrimenti risulterebbe, ad esempio, in forma: 123.456.XXX.XXX.
In merito al sistema di traduzione degli indirizzi l’Europa sta intervenendo a garanzia di maggiore privacy e sicurezza con un surplus programmato di servizi Internet da concedere a tutti gli utenti.
“L’implementazione di DNS4EU mira ad affrontare il consolidamento del sistema DNS tra le mani di poche aziende, il che rende vulnerabile il servizio stesso in caso di eventi significativi che interessino uno dei principali fornitori”.
DNS: arriva la versione EU contro le vulnerabilità della rete
La ristrutturazione dei DNS sta per attuarsi in virtù del sempre astringente confronto sul GDPR, dove insistono forme ben consolidate di rigidità in merito alla riservatezza ed alal divulgazione dei dati personali. Oltre al tema della privacy si instaura parallelamente quello del controllo sui deletrei fenomeni legati alla criminalità informatica ed alle truffe. Si punta a minimizzare le operazioni di controllo sui dati utente da parte di malintenzionati.
Sul piano puramente tecnico DNS4EU punta a fornire supporto agli standard HTTPS, DNSSEC, IPv6, crittografia DoH ed altri noti sistemi di protezione. La Commissione non vuole esprimersi a senso unico circa l’uso di detti DNS in Europa ma piuttosto fornire all’utente una più ampia rosa di scelta fornendo guide pratiche all’impostazione dei nuovi server.
Potrebbe arrivare anche una versione Premium per coloro che desiderassero beneficiare di funzionalit ad hoc per il filtraggio ed il supporto attivo 24 h su 24h.