È allarme (ma d’altronde non è il primo né l’ultimo): i truffatori sono tornati a prendere di mira le vittime più affabili, rendendole però stavolta complici del reato in questione, il muling. Infatti in tal caso le prede si ritroveranno in un circolo vizioso che le porterà ad essere (senza saperlo) “money mule“. Come spiega l’Ing nella mail inviata il 12 novembre ai suoi clienti: “Solo gli asini credono alle truffe. Se qualcuno ti chiede di trasferire denaro utilizzando il tuo conto corrente in cambio di denaro, non farlo! Diventeresti un Money Mule commettendo così un crimine!”. Insomma i tre istituti bancari Ing, Intesa San Paolo e Fineco stanno evidentemente mettendo in guardia le possibili vittime.
Cosa sono innanzitutto i “money mule”? Trattasi di correntisti che, per denaro, sono disposti a fare da tramite per far transitare sul proprio conto corrente somme di denaro di inevitabile provenienza ingannevole
.Come consiglia la banca, in questi casi è bene bloccare i bonifici e contattare immediatamente l’istituto. “Le vittime vengono contattate via email o social e vengono offerte loro per aprire un conto corrente o per trasferire denaro a proprio nome in cambio di una commissione. Convinti della legittimità di questa operazione, i Money Mules commettono di fatto un reato, diventando a loro volta complici dei truffatori”, spiega.
Pertanto: “Se qualcuno ti chiede di trasferire denaro utilizzando il tuo conto corrente in cambio di contanti, allora ti sta chiedendo di essere un mulo di denaro. In questo caso si sarà complici di un reato finanziario senza nemmeno saperlo” replica la banca milanese.