Uno dei fenomeni maggiormente diffusi negli ultimi anni, soprattutto grazie alla diffusione nelle case di tutti gli utenti di connessioni a internet sempre più veloci e prestanti, è senza alcun dubbio quello delle IPTV, piattaforme di streaming di contenuti televisivi via internet che consentono di fruire di servizi normalmente a pagamento a costi decisamente molto più bassi, ovviamente molto lontani dalla legalità.
Sono moltissimi gli utenti che ne fanno uso non curanti dell’illegalità della pratica e come immaginabile, la Guardia di Finanza procede con una certa regolarità a sgominare queste associazioni che appunto si occupano di fornire tali servizi, operazioni che ovviamente sono indice di conseguenze importanti sia per coloro che offrono i servizi sia per coloro che ne fanno uso.
Recentemente la GdF ha portato a termine una nuova operazione che ha distrutto un’associazione dedicata alle IPTV chiamata CyberGroup, la quale si occupava di fornire lo streaming alla bellezza di mezzo milione di utenti, offrendo numerose possibilità un po’ come le aziende legittime, solo che in questo caso di legale c’era ben poco.
La fitta rete organizzativa accoglieva ben 500.000 utenti, i quali fruivano delle TV normalmente a pagamento a costi sensibilmente più bassi, tra le aziende maggiormente danneggiate il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della GdF ha fatto il nome di Sky, la quale però sicuramente non è stata l’unica a risentirne vista l’ormai frammentazione dei contenuti apprezzati e apprezzabili, oltre al calcio abbiamo infatti film e serie TV, giurisdizioni di DAZN e Netflix.