Questo investimento aiuterà le piccole imprese indiane ad adottare strumenti digitali consoni e più avanzati. Nel frattempo l’India sta anche iniziando ad adottare strumenti che promuovano l’istruzione digitale, i pagamenti digitali e gli e-commerce, soprattutto durante la pandemia. Nell’ambito del “Google for India Digitalization Fund” lanciato nel 2020, l’azienda pagherà 700 milioni di dollari per una quota dell’1,28% in Airtel. Si sta inoltre impegnando con circa 300 milioni di dollari per accordi commerciali da stilare entro i prossimi cinque anni.
Le due principali società coinvolte – Google e Airtel – hanno anche in programma di sviluppare congiuntamente software per 5G e altri standard. Airtel è un fornitore indiano con oltre 480 milioni di clienti in 17 paesi dell’Asia meridionale e dell’Africa. Ai servizi di Google accedono oltre 100 milioni di utenti in queste zone. L’India ha dovuto affrontare problemi legali con la Competition Commission of India, che ritiene la società abbia abusato della posizione dominante del sistema Android nel mercato delle Smart TV. Le autorità di regolamentazione sostengono che i produttori di Smart TV non hanno alternative ad Android. Sono quindi obbligati a installare le app di Google. L’azienda ha negato qualsiasi violazione, affermando che le sue pratiche di licenza sono conformi alla legge.