Il Centro Spaziale del Fucino ospita il Centro di Controllo per la prima e la seconda generazione di COSMO-SkyMed, il secondo satellite della costellazione italiana.
Nei prossimi giorni il Centro di Controllo gestirà le operazioni LEOP (Launch and Early Orbit Phase), una delle fasi più critiche di una missione spaziale, che comprende tutte le attività dal momento in cui il satellite viene separato dal razzo fino al suo posizionamento nella sua orbita finale.
Il lavoro dietro il lancio del satellite
Il secondo satellite COSMO-SkyMed di seconda generazione sostituirà progressivamente il sistema di prima generazione, aumentando le prestazioni del sistema e ampliando notevolmente la gamma di applicazioni offerte, in vista della configurazione finale di quattro satelliti. L’intero sistema, compreso il segmento di terra sviluppato da Telespazio, definirà lo standard prestazionale di tutti i sistemi di osservazione radar dallo spazio, in termini di precisione, qualità dell’immagine e servizi flessibili per l’utente.
Il COSMO-SkyMed di seconda generazione (COSMO-SkyMed – COnstellation of Satellites for the Mediterranean Basin Observation) è una costellazione finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con fondi stanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca insieme al Ministero della Difesa italiano . Garantirà la continuità operativa dei servizi di osservazione della Terra SAR (Synthetic-Aperture Radar) attualmente forniti dai quattro satelliti COSMO-SkyMed (CSK) di prima generazione lanciati in orbita tra il 2007 e il 2010 e tuttora operativi.
Per COSMO-SkyMed l’industria italiana gioca un ruolo di primo piano, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio, insieme a un numero significativo di piccole e medie imprese Thales Alenia Space è a capo dell’intera COSMO di Seconda Generazione Programma SkyMed, che comprende la progettazione e lo sviluppo dei satelliti, nonché la progettazione, l’integrazione e la messa in servizio del sistema end-to-end.