Sembra un film ma è la realtà, in Usa procede un test per il controllo delle frontiere attraverso dei cani Robot.

Dove vengono schierati i cani robot

 

Al momento sono testati a El paso in Texas. Essendo questo un ambiente arido e inospitale, si pensa in futuro che il controllo sia più opportuno affidarlo quasi del tutto ai robot in quanto non soffrono per le condizioni dell’ambiente esterno.

Al momento fungono solamente da supporto ai controlli dei militari di frontiera.

Non sono mancate le critiche da parte delle organizzazioni non governative, come l’Ong American Civil Liberties Union che ha definito questo test una politica barbarica antimigranti.

Negli Usa gli ingressi clandestini sono sempre state fonte di accesi dibattiti, basti ricordare che Trump (partito repubblicano) aveva intenzione di costruire un muro di frontiera col Messico (pagato dai messicani). Pare che anche sotto l’amministrazione dei democratici, con Biden, l’attenzione alla difesa dei confini non sia affatto calata, ma rimpolpata con investimenti nel settore tecnologico come in questo caso.

 

Chi produce questa alta tecnologia?

 

L’azienda madre è la Ghost Robotics. Il vantaggio dei cani robot è che avendo degli arti riescono ad avere una buona mobilità su terreni sconnessi, dove un un dispositivo su ruote o cingoli non riuscirebbe a marciare in modo efficiente.

Il modello schierato in campo è il Ghost Vision 60.  Questi cani di latta sono alti poco meno di 80cm, con autonomia di quasi 12,5 km di distanza e 3 ore in attività mista.

Nvidia tramite la piattaforma Xavier ne ha progettato il software, che permette movimenti autonomi o con controllo remoto.

I Robot pesano 32kg e possono essere caricati fino a 9kg, con equipaggiamenti vari come armi, sensori notturni ed altri gadgets.

Al momento non si hanno notizie di test effettuati sul campo con armi vere, ma sicuramente nei laboratori di prova non saranno mancati.

Articolo precedenteSanremo 2022: Suzuki S-Cross Hybrid auto ufficiale
Articolo successivoIPhone: attenzione al pace maker, mai avvicinare il cellulare al petto!