Uno dei dispositivi che Apple ha deciso di impiantare nei propri iPhone è MagSafe, come ben sapete si tratta di una base magnetica nascosta che aiuta i proprietari di iPhone a connetterlo alla ricarica wireless attraverso un magnete che matcha perfettamente con la controparte presente nella base di ricarica wireless appositamente prodotta.
A quanto pare però, tale magnete, interferisce con uno strumento che invece può essere impiantato nei cuori dei clienti di Apple, parliamo come intuibile dei pacemaker e dei defibrillatori impiantabili, strumenti essenziali in pazienti che soffrono di aritmie per mantenere il ritmo cardiaco sinusale e scongiurare il rischio di arresto o di emboli post fibrillazione.
Già al lancio Apple aveva intimato di mantenere una certa distanza tra MagSafe e i dispositivi cardiaci, l’Istituto Superiore di Sanità ha però deciso di vederci chiaro, ha dunque condotto una ricerca il cui risultato è stato pubblicato sulla rivista Pacing and Clinical Electrophysiology, dove si raccomanda di mantenere una distanza di almeno 15 centimetri tra i due dispositivi.
Lo studio e la possibile interazione
Sostanzialmente l’ISS ha condotto il primo studio laboratoriale in cui ha messo davvero in relazione il magnete MagSafe con un campiona rappresentativo di pacemaker e defibrillatori impiantabili, effettivamente è emerso che, ad una distanza massima di un centimetro, il campo magnetico di MagSafe, andava ad attivare l’interruttore magnetico dei dispositivi presi come campioni, i quali erano connessi ad un simulatore del battito cardiaco.
Lo studio ha dimostrato però che tale fenomeno si presenta solo se iPhone assume delle posizioni spaziali particolari rispetto ai dispositivi cardiaci, di cui tra l’altro sono stati testati i maggiori presenti in commercio: Abbot, Biotronik, Boston Scientific, Medico, Medtronic, Microport.