Il gruppo di servizi postali Poste Italiane si avvicina a un accordo per prendere il controllo del gruppo logistico sanitario italiano Plurima, hanno affermato mercoledì due fonti vicine alla questione.
Il gruppo, che ha preso parte alla distribuzione dei vaccini contro il Covid-19 in alcune regioni italiane, potrebbe essere valutato intorno ai 100 milioni di euro (114 milioni di dollari), afferma una delle fonti.
Plurima, consigliata da Vitale&Co, e Poste Italiane non hanno voluto commentare.
Controllata dalla famiglia Marconi, Plurima è specializzata nella gestione di archivi documentali e nella fornitura di servizi logistici come la gestione dei magazzini farmaceutici e il trasporto sanitario, attività che hanno acquisito sempre maggiore importanza durante la pandemia di COVID-19.
La società di private equity francese Siparex ha una partecipazione del 31% nella società, che ha sede nella regione centrale dell’Umbria. Ha registrato ricavi per 46,6 milioni di euro nel 2020.
Poste Italiane, controllata dallo Stato, oltre al tradizionale business di posta e pacchi si occupa anche delle divisioni assicurative, finanziarie e di pagamento digitali, secondo un piano industriale presentato a marzo.
Inoltre sta valutando la possibilità di espandere le opzioni di pagamento attraverso l’acquisizione del gruppo di elaborazione carte e pagamenti elettronici LIS Holding.
LIS Holding, che controlla LIS Pay, è una unità di IGT Lottery, una sub-holding italiana di proprietà di International Game Technology, quotata a New York, il gruppo di gioco controllato dalla holding italiana De Agostini.
LIS Pay ha accordi commerciali con Poste e fornisce servizi di ricarica di carte di debito prepagate emesse da PostePay, l’unità di pagamento dell’ufficio postale.
La notizia dell’interesse di Poste Italiane è stata riportata per la prima volta dal quotidiano italiano MF, che ha affermato che l’ufficio postale stava collaborando con UBS e che l’obiettivo potrebbe valere 600 milioni di euro.