IPTV: è successo ancora, 500 mila persone multate per Sky e DAZN gratis

L’IPTV ha visto pian piano i suoi orizzonti espandersi, portando gli utenti ad infrangere la legge talvolta anche in maniera inconsapevole. Molte persone infatti ignorano totalmente che questa pratica va a danneggiare gravemente i vari colossi che si occupano di pay TV in Italia e non solo. Proprio per questo motivo la Guardia di Finanza avrebbe deciso di combattere in ogni modo il fenomeno intensificando le proprie indagini e le task force che andrebbero addirittura a scovare le piattaforme. La pirateria infatti proprio durante l’ultima settimana ha subito un duro colpo ad opera delle fiamme gialle, le quali sarebbero riuscite a portare a termine un’operazione degna di nota.

Durante questa operazione, come riferisce il procuratore Riccardo Targetti, “è stata smantellata una complessa infrastruttura tecnologica, operante a livello nazionale, responsabile della diffusione illegale via internet dei segnali criptati delle pay tv“.

L’uso delle VPN ha contribuito alla crescita di questi servizi. Sfruttata in modo legale, una VPN è un servizio consigliatissimo e facile da usare essendo protetti in rete, e che se usato con i più noti servizi di streaming (Netflix, Amazon Prime Video) da accesso a cataloghi più vasti. NordVPN, la migliore VPN attuale, offre un ottimo servizio ed è in offerta con un prezzo scontatissimo.

 

IPTV: arriva il colpo della Guardia di Finanza che blocca altri 500.000 utenti, ecco come

Le ultime indagini avrebbero condotto ad una piattaforma in Campania con oltre 500.000 persone. Queste avrebbero finito per utilizzare il servizio pirata meglio noto come CyberGroup per diversi mesi. Ora la piattaforma è stata ufficialmente chiusa e quindi non ci saranno problemi di nessun genere.

Queste le parole da parte dei vertici di Sky dopo l’operazione:

Il susseguirsi di azioni di contrasto sempre più frequenti ed efficaci sono il risultato della stretta collaborazione tra industria e forze dell’ordine, a cui vanno i nostri ringraziamenti per l’impegno nella lotta ad un fenomeno criminale che danneggia l’intera industria sportiva, dallo sport amatoriale, agli appassionati, fino ai detentori dei diritti e i broadcaster, distruggendo posti di lavoro e creatività“.

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