Il famoso micro-PC siglato Raspberry Pi ottiene un nuovo sistema operativo la cui piattaforma rispecchia l’architettura a 64 bit. Finalmente si può spremere il cervellino elettronico del computer garantendosi al contempo un più ampio bagaglio di compatibilità verso le applicazioni.
Gli smanettoni di tutto il mondo sono alle prese con le installazioni nel corso di queste ultime ore. Ad annunciare il tutto la Fondazione tramite un post sul blog ufficiale. Serve una CPU 64 bit il che significa che esiste la limitazione di compatibilità a Raspberry PI Zero 2, 3 e 4. Scopriamo le ultime novità.
Raspberry PI OS 64 bit, ora si può installare
La Fondazione ha fatto sapere che i test sul sistema sono durati pressappoco un anno e si sono conclusi in queste ore con il rilascio della nuova versione ufficiale dell’OS a 64 bit. Diversi i vantaggi tangibili derivanti dall’uso di questa nuova architettura. In primo luogo la compatibilità delle app che anche in ambiente Linux si sono adeguati a questo genere di architettura. In secondo luogo si discute anche di prestazioni.
Grazie a questa nuova implementazione gli utenti potranno beneficiare del supporto a nuove applicazioni. Ad ogni modo molti preferiscono ancora la versione Raspberry PI OS 32 bit per il semplice fatto di avere una compatibilità ormai consolidata con molti più sofware. Si pensi ad esempio al mancato supporto 64 bit per il browser Chromium che non consente l’utilizzo di app come Disney Plus, Prime Video di Amazon e Netflix.
I detentori del dispositivo possono ad ogni modo procedere al download ed all’installazione del pacchetto attraverso la pagina ufficiale di supporto che si trova al link precedente.