Sembra che, a dispetto dei tempi, le grandi aziende che si occupano di tecnologia possono perdere appeal.
Giovedì 20 aprile sono avvenute le votazioni nel Parlamento Europeo per approvare la bozza iniziale di un disegno di legge che mira a frenare le pratiche pubblicitarie invasive delle Big Tech. La bozza è stata approvata dal Parlamento con 530 voti favorevoli, 78 contrari e 80 assenze.
La Digital Services Act (è una proposta legislativa della Commissione Europea), introdotta per la prima volta nel 2020, vieterà alle Big Giants della tecnologia come Google, Amazon e Facebook (ormai divenuta proprietà di Meta) di utilizzare informazioni sensibili, come orientamento sessuale o religioso, età ed etnia per creare gli annunci mirati. Questa proposta legislativa, richiederà servizi per dare agli utenti la possibilità di rinunciare facilmente al tracciamento. Inoltre, farà pressione alle piattaforme per rimuovere contenuti e prodotti illegali online, come incitamento all’odio o merci contraffatte.
Il politico Olandese e membro del Parlamento Paul Tang, ha dichiarato sul suol profilo Twitter:
“Con un’enorme maggioranza, il Parlamento europeo ha adottato il Digital Services Act. Una grande vittoria con il supporto da sinistra a destra”.
Inoltre, la proposta di legge include anche due regole che il Parlamento ha concordato il mese scorso:
Come notato da Bloomberg, il Digital Services Act ha ancora molti ostacoli. I negoziati con il Consiglio europeo inizieranno il 31 gennaio.