I veli sulla Ferrari F1-75 sono ufficialmente caduti e il mondo ha potuto vedere le forme e la livrea della nuova monoposto della Scuderia di Maranello. La presentazione tenuta da Mattia Binotto, Charles Leclerc e Carlos Sainz ha permesso di avere il primo contatto con la vettura ma per saggiarne le potenzialità bisognerà attendere.
La vettura farà il proprio debutto in pista il prossimo 23 febbraio durante i test collettivi che si terranno sul Circuito di Catalogna a Barcellona. Fino ad allora, Scuderia Ferrari e tutti gli altri team possono affidarsi solo alle simulazioni per la messa a punto delle monoposto.
In attesa di poter scoprire quali saranno le doti velocistiche della F1-75, possiamo scoprire la scheda tecnica della vettura secondo quanto dichiarato direttamente da Scuderia Ferrari. La monoposto è realizzata con un telaio in materiale composito a nido d’ape in fibra di carbonio.
Scuderia Ferrari ha rivelato alcune delle principali caratteristiche tecniche della F1-75, la monoposto di Formula 1 appena presentata
La cellula di sopravvivenza garantisce la protezione del pilota in caso di impatto mentre il sistema Halo protegge la testa, l’unica parte esposta. Il peso complessivo della vettura con con acqua, olio e pilota si attesta sui 795 kg.
Scuderia Ferrari ha scelto un sistema di sospensioni anteriori a puntone (schema push-rod) mentre troviamo delle sospensioni posteriori a tirante (pull-rod) al posteriore. Le ruote sono di nuova generazione con cerchi da 18 pollici, decisamente più grandi rispetto a quelle da 13″ utilizzate fino alla scorsa stagione.
Il motore endotermico (ICE) che spingerà la Ferrari F1-75 ha una cilindrata di 1600 cc, sovralimentato con un turbocompressore e dotato di un regime di rotazione massimo fissato a 15.000 rpm. La configurazione del motore è un V6 con pistoni montati a 90°, quattro valvole per cilindro, Alesaggio di 80 mm e Corsa di 53 mm.
La power unit è completata da un sistema ibrido denominato MGU-K in grado di erogare 120 kW pari a circa 163 cv. Il recupero dell’energia avviene attraverso motogeneratori elettrici e le batterie possono accumulare massimo 4MJ.