Scarsa trasparenza. Questa sarebbe l’accusa mossa dal Codacons verso Iliad, gestore che ha lanciato poche settimane fa la sua prima offerta in fibra ottica da 15,99 € al mese.
Stando ai primi rilievi che l’ente avrebbe condotto utilizzando il modem fornito in comodato d’uso dal gestore, sarebbe complicatissimo raggiungere i 5 Gigabit al secondo promessi. Proprio per questo ora ci sarebbe un contenzioso in atto.
Da un’analisi più approfondita il modem che consegnato ai clienti supporta tale velocità promessa, ma solo come “velocità complessiva”, concetto assolutamente incomprensibile per qualsiasi consumatore. I 5 Giga pubblicizzati infatti sono solo teorici e sostanzialmente impossibili da raggiungere nell’uso normale che un consumatore fa della connessione domestica e della connessione ad internet.
Solo una minima parte di questi 5 Gigabit al secondo è infatti utilizzabile per l’uso più comune che si fa della connessione ad internet, quello cioè della connessione wifi. Più precisamente solo 500 megabit dei 5 Giga promessi sono utilizzabili in WiFi, ovvero solo il 10% della prestazione pubblicizzata. E se si collegano più apparati in wifi tale disponibilità di banda e di velocità di connessione va addirittura condivisa riducendosi ulteriormente.
I 5 Gigabit al secondo che Iliad pubblicizza in realtà si potrebbero raggiungere solo tramite la connessione temporanea di più computer alle singole porte Ethernet del modem. Ma nessuno di noi fa un utilizzo simile dei computer e degli altri apparecchi domestici collegati in rete: l’esperienza comune ed abituale è quella di collegare comodamente tali apparecchi al wifi di casa.