Uno dei più utilizzati e conosciuti metodi di censura è senza dubbi la “pixelizzazione”, ovvero quella pratica che consiste nell’aumentare drasticamente le dimensioni dei pixel di una parte di immagine, magari abbassandone la risoluzione, pratica che dunque trasforma un’immagine o una qualunque scritta che non deve essere letta in un agglomerato di pixel impossibile da decifrare per la vista umana.
A quanto pare però, molto presto questa pratica potrebbe rivelarsi inutile, un ricercatore ha infatti dimostrato come sia possibile recuperare un testo pixelato, rendendo disponibile a chiunque il tool su GitHub.
Una sfida si trasforma in un evento storico
Tutto è iniziato quando una società di sicurezza, Jumpsec Labs, ha lanciato una sfida pubblicando un testo oscurato invitando il lettore a provare a decifrarlo, lanciata come risposta ad un programma specifico dal nick Depix, il quale appunto attestava di poter recuperare il testo pixelato, sfida accolta da Dan Petro, ricercatore presso la Bishop Fox, il quale dopo aver studiato numerosi metodi di pixelizzazione e de-offuscamento, è riuscito ad arrivare ad un programma ad hoc per recuperare il testo, nome: UnRedacter.
Petro ha così condiviso solo una piccola parte del testo recuperato pubblicato da Jumpsec, in modo che anche gli altri ricercatori potessero continuare a sperimentare le loro tecniche e le loro idee.
Si tratta sostanzialmente del primo programma realmente utilizzabile per il recupero delle immagini o del testo pixelato, anche prima erano presenti software con tale scopo ma nessuno di essi era in grado di offrire un risultato così notevole come UnRedacter.