Hacker

Anonymous chiede l’aiuto di tutti gli hacker del mondo contro la Russia

In un Tweet Anonymous rilancia la minaccia contro Putin e annuncia: “Conoscerà la furia di tutti gli hacker del mondo

 

Gli attacchi intrapresi finora

 

Tutto ha inizio intorno all’una di notte del 25 febbraio ora italiana, quando il gruppo Hacker lancia l’operazione ”OpRussia” mettendo offline Russia Today, il noto sito di breaking News.

Come documentato in anteprima nel nostro articolo che potete rileggere qui.

Successivamente appare il messaggio su Twitter, dove Anonymous dichiara ufficialmente guerra al Cremlino.

Nelle ore a seguire viene bersagliato il sito del ministero della difesa Russo, da dove trapelano informazioni riservate, dati sensibili e video sulla guerra in corso nell’Ucraina.

La richiesta degli esperti informatici è sola una: ”Mosca deponga le armi”.

Gli hacker affermano che non rimarranno inermi a guardare mentre le truppe russe uccidono “persone innocenti che lottano per difendere la propria patria”. Viene poi lanciato un appello a chiunque voglia unirsi alla guerra virtuale.

 

Anonymous: Il conflitto si allarga

 

Con un nuovo messaggio Anonymous chiede l’aiuto di tutti gli Hacker del mondo, nella Cyber lotta contro Putin.

Conoscerà la furia di tutti gli Hacker della terra” recita il Tweet appena pubblicato.

Un messaggio intimidatorio da parte del gruppo, che non ha intenzione di retrocedere sui suoi passi.

Prosegue: “I siti web messi offline sono solo un assaggio”. In riferimento al presidente Putin: “Ha mostrato come il suo esercito non abbia premura per i diritti umani, né per il principio di autodeterminazione dei Paesi confinanti. Questa è una guerra che lei non riuscirà a vincere”.

Il Cremlino ha dichiarato nella giornata di ieri di non essere intimidito dagli attacchi, e di avere personale altamente qualificato per rispondere all’offensiva, mettendo in sicurezza le proprie infrastrutture.

Una successione di eventi ricca di colpi di scena che impegna e ostacola una parte delle forze informatiche russe, che ora devono fronteggiare Anonymous.