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Ecco l’Applicazione che simula l’esplosione di un ordigno Nucleare

Le Simulazioni computerizzate ci danno un idea di come salvarsi in caso di un attacco nucleare, esiste anche un App dedicata che calcola la circonferenza dell’esplosione.

Un App per calcolare la distanza di sicurezza

Partiamo innanzitutto dicendo che ci auguriamo tutti di non dover mai vivere una situazione di questo tipo. Detto questo vediamo come una simulazione ci viene in soccorso, offrendoci preziosi dati, per salvarci la vita in caso di esplosioni atomiche e radiazioni.

L’applicazione NukeBlast-Nuclear Esplosion è disponibile gratuitamente sul play Store. Ci consente di simulare, utilizzando Maps, una detonazione atomica selezionando l’area di interesse e la tipologia di bomba. Nell’elenco offerto troviamo tutti i principali ordigni in dotazione a Russia e Usa .

In questa simulazione possiamo vedere come il software (foto in articolo), dia una precisa area contraddistinta da diversi cerchi che delimitano i vari settori della detonazione (Potrebbe interessarti anche: Come salvarsi da una guerra nucleare

).

Nella parte più centrale troviamo la Fire-Ball ovvero la palla di fuoco, il fulcro dell’esplosione, segue poi la zona dell’onda d’urto ad alta pressione mista a radiazioni mortali.

Nella simulazione si prende in considerazione l’ordigno più potente mai costruito dall’uomo chiamata Bomba Zar (Tsar) della potenza di 100 megatoni, in mano all’esercito Russo. Più precisamente si tratta del più potente ordigno all’idrogeno mai sperimentato. La bomba progettata nell’Unione Sovietica, da un gruppo di fisici coordinati da Andrej Sacharov nel 1961, prende il nome in codice di Big Ivan.

Esplosione Nucleare: La distanza di sicurezza varia nel tempo

 

Come possiamo vedere dalla mappa la distanza di sicurezza minima dovrebbe essere di ben 80 chilometri nella fase iniziale. Successivamente potrebbe rendersi necessaria una nuova evacuazione. La ricaduta del materiale radioattivo, coinvolto nell’esplosione, prende il nome di Fall-Out. Finendo in aria, fino al limite della troposfera (12 km di quota), ricade poi sotto forma di cenere e pulviscolo altamente letale.

In questi casi si rende necessario controllare meticolosamente la direzione dei venti che trasportano il materiale. Occorrerà quindi agire di conseguenza sugli spostamenti per raggiungere un distanza di sicurezza ragionevole, preferibilmente evitando le strade principali che potrebbero essere intasate dal traffico.

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