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Truffa dello specchietto: dopo due anni torna l’incredibile frode

Nel 2020 circolava una frode astuta che permetteva ai criminali di derubare le vittime con una tecnica molto semplice, quella dello specchietto. Cosa significa? La truffa dello specchietto, appunto, si basa su un trucchetto del malvivente, il quale finge che il suo specchietto sia stato rotto dalla vettura della preda in marcia, in modo tale da farsi dare i soldi in contanti per riparare il danno.

Truffa dello specchietto: parla una delle vittime

Il truffatore lancia palline di plastica o gomma, o piccoli sassi, sulla fiancata della vittima presa di mira così da allarmarla con il rumore provocato. Dopodiché una vettura in marcia lenta (quella dei criminali), si affianca al leso chiedendogli di scendere ad analizzare il danno che secondo loro è stato da lui arrecato, nonché lo specchietto rotto. Molte sono state le vittime fino ad oggi, e questa ha deciso di parlarne in prima persona.

«Ero in via Ghiarella, all’altezza di via Adige –

racconta Filomena – quando ho sentito un rumore. Ero però sicura di non avere toccato nessuna macchina, credevo che quel tonfo venisse dalla strada. Un’auto bianca, guidata da un ragazzo giovane, è partita e mi ha seguita. Allora mi sono fermata e sono scesa per capire cosa volesse. Mi ha detto che gli avevo rotto lo specchietto e che costava 170 euro. Allora gli ho proposto di scambiarci i dati e di farsi fare un preventivo, ma lui mi ha risposto che non era di queste parti e che se gli avessi dato la metà della somma lo avrebbe acquistato su Amazon».

Dopodiché la donna ha proposto l’intervento dei Vigili ed è proprio lì che ha capito di esser scampata alla truffa dello specchietto. «Gli ho detto che sarebbe stato meglio chiamare i Vigili. Non appena mi ha sentita dire questa cosa è fuggito via, dicendo che l’avrebbe ricomprato da solo lo specchietto».

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Pubblicato da
Melany Alteri