La situazione tra Russia ed Ucraina sembra peggiorare di giorno in giorno, richiamando così l’attenzione di moltissimi Paesi. Tra questi, Londra ha fornito circa 2.000 missili anticarro. La Francia invierà più armamenti, i Paesi Bassi hanno intenzione di consegnare 200 missili antiaerei Stinger oltre a pistole, munizioni e sistemi radar. Anche la Repubblica Ceca si è proposta per consegnare armi per un valore di 7,6 milioni di euro, tra cui mitragliatrici, pistole, fucili d’assalto e munizioni. La Danimarca ha dichiarato di voler inviare 2.000 giubbotti antiproiettile e 700 borse mediche. Il Belgio aggiungerà 2.000 mitragliatrici e 3.800 tonnellate di olio combustibile. Estonia e Lettonia stanno inviando missili anticarro e antiaerei. La Lituania sta fornendo maschere antigas, passamontagna e imbarcazioni per un valore di 1,8 milioni di euro. L’Italia invierà 3.400 soldati per rafforzare il fianco est della Nato, e a breve anche la Germania presterà il suo sostegno.
Tra le armi giunte in Ucraina ne emerge una in grado di abbattere gli elicotteri e gli aerei russi. Stiamo parlando dei missili terra aria, armi impiegate con l’obiettivo di difendere lo spazio aereo anche denominate SAM (acronimo di Surface-to-Air-Missile) o GTAM (ground-to-air missile).
Questi missili possono essere schierati in batterie, trasportati da mezzi, fissati su rampe o utilizzati tramite dispositivi chiamati “MANPADS” (Man-portable air-defense systems), nonché trasportabili a spalla e a corto raggio. Nello specifico, i soldati in Ucraina hanno utilizzato un sistema missilistico 9K38 Igla (conosciuto anche come SA-16 “Gimlet”) di fabbricazione sovietica.
Ma come funzionano? I missili lanciati da Igla e Stinger sono a guida infrarossa (IR) / a ricerca di calore; rilevano quindi le emissioni elettromagnetiche rilasciate dai velivoli e li inseguono attraverso i sensori del sistema di guida. Proprio per questo motivo vengono anche definiti “spara e dimentica”.